La Juventus vive un momento complesso con le scelte di Allegri che sono già finite sotto accusa. In particolare la gestione di alcuni giovani bianconeri non ha convinto: da de Ligt a Chiesa il rischio è grosso
La Juventus ha fatto all-in riportando Massimiliano Allegri a Torino dopo un’annata da dimenticare sotto la guida di Pirlo, che ha comunque portato in dote due trofei. L’inizio però della seconda avventura dell’allenatore toscano sulla panchina bianconera è stato fin qui tutt’altro che incoraggiante. La Juventus infatti ha raccolto appena due punti nelle prime quattro giornate di Serie A, certificando le difficoltà che un nuovo progetto richiedono nella fase iniziale. Dopo una primissima fase di pazienza anche da parte dei tifosi non sono mancate le prime critiche mosse nei confronti dello stesso Allegri, soprattutto dopo la sfida contro il Milan che ha fatto storcere il naso per alcune scelte. In particolare l’impiego col contagocce di calciatori come Chiesa e de Ligt non sta piacendo all’ambiente, in relazione soprattutto a costi e valore di calciatori del genere. In particolare l’esterno ex Fiorentina fu determinante al pari di Cristiano Ronaldo nella passata stagione, ed ora sembra aver perso leggermente posizioni con il nuovo allenatore. Per non perderti le ultime notizie di calciomercato scopri il nostro profilo Twitter
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Calciomercato Juventus, da McKennie a de Ligt: il patrimonio a rischio dei bianconeri
Complessivamente i giovani di casa Juventus non hanno accennato alcun tipo di crescita dall’arrivo di Allegri, ed anzi c’è proprio chi come Chiesa e de Ligt ha registrato anche qualche esclusione di troppo. A spaventare è proprio l’eventuale flop di calciatori del genere costati rispettivamente sui 75 e circa 50 milioni (totali, al momento del riscatto definitivo). Cifre importanti che hanno accompagnato anche gli arrivi di Kulusevski che tra parte fissa e bonus scavalla anche i 40 milioni e McKennie, riscattato in estate per altri 18,5 milioni di euro dopo i 4,5 versati per il prestito.
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Un totale di patrimonio da spavento per quattro giocatori che con Allegri per motivi differenti non stanno trovando la loro dimensione. Chiesa e de Ligt avranno chance da titolare già contro lo Spezia, mentre Kulusevski già lo scorso anno non ha dato enormi segnali di crescita e rischia senza un cambio di marcia di avere difficoltà anche quest’anno. Discorso differente per McKennie che tatticamente non sembra rientrare tra le priorità di Allegri che fatica per ora a trovargli posto. La Juve ha fatto all-in e il tecnico livornese dovrà evitare di dilapidare un patrimonio da oltre 180 milioni.