Il calciatore danese dell’Inter alle prese con i dubbi sul futuro. Il Professor Mos ha fatto chiarezza a CMIT TV
L’arresto cardiaco che ha colpito Christian Eriksen durante Euro 2020 ha scosso il mondo del calcio. Dopo diverse settimane dall’accaduto, però, è tempo di pensare al futuro del calciatore. Tengono banco i dubbi relativi ad un suo possibile impiego in campo in Italia dopo che gli è stato applicato un defibrillatore. Ha fatto luce sulla situazione il presidente dei Cardiologi sportivi Lucio Mos. A CMIT TV il professore ha dichiarato: “Tornerà a giocare. All’estero è prevista la possibilità di giocare con il defibrillatore, con l’Inter invece bisogna toglierlo”. Poi ha chiarito: “Non esiste una legge che lo proibisce, è una raccomandazione degli esperti italiani sulla idoneità sportiva. Dubito che un medico possa prendersi la responsabilità sotto un certificato per farlo giocare a fronte di esperti che raccomandano di non giocare“.
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Eriksen, il prof Mos: “Può tornare in campo, ma senza defibrillatore”
La ‘legge sportiva’ italiana non proibisce ad Eriksen di tornare a giocare in Italia, dunque, ma lo sconsiglia. Ancora, a proposito del futuro dell’ex Tottenham, Mos ribadisce: “L’Italia è l’unico paese in cui esiste l’idoneità sportiva, una legge che ha ridotto drasticamente le morte spontanee sportive. Non occorre un esperto per capire che se una pallonata arriva su un defibrillatore non si sa cosa può succedere“ . E poi ha aggiunto: “Se ha avuto una miocardite ed è guarita, il defibrillatore può essere tolto. Si tratta di un’infiammazione del cuore che può verificarsi anche in modo asintomatico. Ma può lasciare cicatrice del cuore che provocano l’aritmia. C’è la possibilità di rivederlo in campo”.
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Infine ha spiegato ancora una volta: “Col defibrillatore addosso in Italia, secondo le indicazioni, non è proibito giocare, ma è sconsigliato praticare gli sport di contatto”.