Euro 2020, è Belgio-Italia cinque anni dopo: come sono cambiati gli azzurri

Da Conte a Mancini passando per il mondiale mancato: come è cambiata la sfida fra Belgio e Italia cinque anni dopo l’ultima volta, sempre ad un campionato europeo

Italia-Belgio, nazionali a confronto
Roberto Mancini © Getty Images

L’Italia di Roberto Mancini stasera sfiderà il Belgio di Martinez in occasione dei quarti di finale di Euro 2020. Gli azzurri, tornati in una grande competizione per nazionali dopo il fallimento del mondiale del 2018, ritrovano i Diavoli Rossi cinque anni dopo la sfida di apertura del girone conclusasi per 2 a 0 a favore dell’Italia grazie alle reti di Emanuele Giaccherini e Graziano Pellè. Facciamo però un passo indietro e vediamo quali erano gli undici di quella gara del 2016:

Belgio (4-2-3-1) – Courtois; Ciman, Alderweireld, Vermaelen, Vertonghen; Witsel, Nainggolan; De Bruyne, Fellaini, Hazard; Lukaku. All. Wilmots
Italia (3-5-2) – Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, De Rossi, Giaccherini, Darmian; Pellé, Eder. All. Conte

E confrontiamole con i probabili undici che verranno schierati stasera in campo da Roberto Martinez per il Belgio e Mancini per l’Italia:

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne. All. Mancini
Belgio (3-4-2-1): Courtois; Alderweireld, Vermaelen, Vertonghen; Meunier, Tielemans, Witsel, T. Hazard; De Bruyne, Carrasco; Lukaku. All. Martinez.

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Belgio-Italia, quante differenze per gli azzurri in cinque anni!

Mentre il Belgio, oltre ad aver cambiato il ct ha eseguito poche sostituzioni rispetto alla squadra attuale, l’Italia è stata totalmente rivoluzionata con l’avvento di Roberto Mancini in panchina e con l’ascesa di una nuova generazione azzurra di talenti. A partire dalla porta dove c’è sempre un Gianluigi, ma in questo caso è Donnarumma e non Buffon. Bonucci e Chiellini sono le colonne rimaste, mentre tutti gli altri non hanno neanche preso parte alla spedizione, fatto salvo Daniele De Rossi, che però partecipa come collaboratore tecnico.

Gianluigi Donarumma © Getty images

Inoltre è cambiato anche il modulo di gioco, argomento fondamentale soprattutto dopo la mancata qualificazione al mondiale. La difesa a tre è stata deposta da Roberto Mancini che ha optato per un più lineare 4-3-3.

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