Conte ha parlato al termine del match Crotone-Inter, valido per la 34esima giornata di Serie A: ecco le sue parole
Vittoria molto significativa per l’Inter contro il Crotone. Ennesimo successo di un cammino a dir poco straordinario, soprattutto dal secondo girone in poi. Ora lo scudetto è veramente a un passo e, in caso di mancato successo dell’Atalanta contro il Sassuolo, arriverebbe la matematica certezza della conquista del titolo già questo in questo weekend di Serie A. Della prestazione e non solo ha parlato, come di consueto, il tecnico dei nerazzurri Antonio Conte. Ecco le sue parole ai microfoni di ‘Sky Sport’: “Il cammino che stiamo facendo è figlio di una crescita sotto tutti i punti di vista. Viviamo il momento intensamente, anche quelli che sono in panchina e vengono coinvolti meno. Abbiamo capito l’importanza di poter fare qualcosa di straordinario quest’anno e rimanere nella storia del club. Abbiamo fatto cadere un regno durato nove anni”.
Partite di domani: “Dopo Verona gli avrei dato un giorno libero in caso di vittoria col Crotone. Ora abbiamo bisogno di stare con le famiglie e rilassarci. Siamo ad un passo dall’obiettivo e rimaniamo sereni. Non è giusto dipendere dagli altri. Il distacco è importante e non abbiamo bisogno di guardare gli altri”.
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Difficoltà scudetto: “C’è stato un processo di crescita. C’era da fare un percorso. Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo temuto di non farcela. Bisogna rinunciare a tante cose per fare qualcosa di straordinario. Non tutti lo fanno. Abbiamo condiviso il sogno di entrare nella storia dell’Inter. Solo chi vince scrive la storia”.
Confronto con il percorso svolto con la Juventus: “Sono due situazioni di difficoltà enorme. La Juventus non si era qualificata ancora in Champions quando arrivai io. Non c’era una visione. Trovai un presidente tifoso e facemmo qualcosa di straordinario contro un Milan pieno di campioni e da lì è partito un ciclo importante. Con l’Inter ho fatto la scelta più difficile. Tanti si sarebbero nascosti dietro tante cose. Io rimango tifoso di tutte le squadre che ho allenato, ma sono il primo tifoso della mia squadra attuale. Non so se sono entrato nel cuore dei tifosi nerazzurri, ma sicuramente ho dato tutto come sempre. Questa squadra è una gran soddisfazione”.
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Sui giudizi dell’ambiente e della stampa: “Voglio mettere i puntini sulle i. Qualcuno ha detto che io abbia voluto cambiare l’inno dell’Inter e mi ha dato molto fastidio. È assolutamente falso. Dovevamo essere meno ‘pazzi’ per essere più costanti e vincere. Ho detto solo questo. Sono entrato in un pianeta nuovo per me. Alla minima occasione si cerca di essere negativi, fin troppo. Bisogna essere più positivi e più tifosi”.