La Juventus dice no agli scambi proposti dal Barcellona per difensori e attaccanti tra le due squadre: troppo sbilanciati
Va bene la crisi, va bene massimizzare, ma così la Juventus non ci sta. Il Barcellona, una delle squadre più colpite dalla pandemia da coronavirus – e non per i contagi -, aveva infatti proposto degli scambi shock ai bianconeri in vista del calciomercato estivo, che Paratici and co hanno rispedito al mittente: “No, grazie, ma ci teniamo i nostri”, il messaggio implicito che la dirigenza della Juventus ha mandato ai blaugrana. Ma perché?
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Calciomercato, scambi shock con il Barcellona | La Juventus rispedisce al mittente la proposta
La crisi economica post Covid non ha risparmiato neanche le società di calcio, e no, non è una novità. Tra stadi vuoti e sponsor che non sono disposti a investire come una volta, il mondo del pallone non è come prima. E se in precedenza i trasferimenti a cifre esorbitanti erano diventati quasi una prassi, adesso si devono trovare altre soluzioni. Una su tutte: gli scambi. Ma non tutti sono vantaggiosi e accettabili, ne sa qualcosa la Juventus, che ha dovuto declinare la proposta del Barcellona.
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La dirigenza dei blaugrana, mai stata così tanto in difficoltà, infatti, ha chiesto ai bianconeri sia Paulo Dybala, sia Matthijs de Ligt – che in realtà non sarebbe così dispiaciuto nel lasciare Torino -, in cambio di Antoine Griezmann e Gerard Piqué, che tra il costo del cartellino e l’ingaggio è quasi improponibile.
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Al momento, l’argentino è valutato intorno ai 70 milioni e l’olandese 90, contro i giocatori del Barcellona che assieme valgono solo quanto de Ligt: 20 per il catalano e 70 per Griezmann. Per quanto riguarda gli stipendi, nonostante la riduzione e la spalmatura degli ingaggi dovuta proprio alla crisi, i blaugrana percepiscono decisamente di più rispetto agli juventini. Con il netto di Dybala e del difensore centrale ex Ajax, rispettivamente 8 e 7,3 milioni di euro, non si arriva neanche all’intero stipendio del francese: 18 milioni a stagione. E Piqué che invece era stato uno dei fautori del taglio, ora percepisce 4 milioni di euro, ma ha anche 34 anni, contro i 22 da compiere del suo compagno di reparto della Juventus.