La Juventus è stata accostata in numerose occasioni ad Haaland in passato. Attenzione al retroscena sull’attaccante del Borussia Dortmund che in passato poteva vestire bianconero: ecco i dettagli
La serata di ieri ha rappresentato un bivio cruciale per diverse squadre impegnate in Champions League. Tra le italiane, abbiamo assistito alla sconfitta della Juventus che ha perso con il punteggio di 2-1 contro un Porto ben organizzato e che ha messo in seria difficoltà i bianconeri fin dai primi minuti. Allo stesso tempo, in Spagna si giocava la partita tra Siviglia e Borussia Dortmund con i gialloneri che sono riusciti ad avere la meglio sui campioni in carica dell’Europa League.
Il talento giallonero si è messo ancora una volta in evidenza con una doppietta che ha confermato le sue straordinarie qualità. L’attaccante ora è desiderato dai maggiori club internazionali, ma in passato sarebbe potuto essere della Juventus. Il noto giornalista, Maurizio Pistocchi, ha fatto il punto della situazione sul suo possibile arrivo in bianconero ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’: “So che Raiola aveva proposto a Haaland alla Juve, che aveva risposto che lo avrebbe inserito nell’under 23 per la sua giovane età. Ora è al Borussia e stiamo vedendo. Chi ha fatto questa scelta? Beh l’area tecnica”.
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Juventus, Pistocchi da Haaland al momento della Juventus e di Sarri
Pistocchi si sofferma in generale anche sull’andamento con Andrea Pirlo in panchina e l’atteggiamento in campo: “Abbiamo visto una partita che è cominciata male e finita bene. La Juventus gioca il ritorno in casa e ritroverà parecchi giocatori fondamentali che non ha avuto ieri. Credo sia da parecchio che non vediamo una Juventus così brutta in Europa. È normale che se ti mancano giocatori importante diventa difficile, ma ieri l’idea di calcio non mi è piaciuta”.
Il giornalista si sbilancia anche su Maurizio Sarri: “E’ stato l’allenatore più bravo degli ultimi anni. Il Napoli del 2018 resta una squadra per livello di gioco irraggiungibile. In Inghilterra quello che ha fatto resta un’impresa, perché vincere un’Europa League con una squadra che aveva problematiche è un’impresa. La Juventus ha avuto fretta. Se tu non hai gli attributi di dire ‘Questo è l’allenatore e resta anche l’anno prossimo chi non lo vuole va via’ non sei una grande società”.