L’emergenza coronavirus sta facendo litigare i presidenti di Serie A. Tra chi non vuole riprendere il campionato c’è Cellino, pronto a ritirare il Brescia.
Dopo la proroga fino al 13 aprile delle limitazioni imposte dal Governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus, la Serie A prova a stilare un nuovo calendario per tentare di concludere il campionato. Dal canto suo la Uefa ha fatto un passo indietro rinviando le gare delle Nazionali e provando a ridisegnare la Champions e l’Europa League per dare priorità ai tornei nazionali. Domani è prevista una nuova assemblea della Lega di Serie A in conference call, ma già oggi ci sarà una riunione informale tra i club, spaccati su due posizioni. Da un lato c’è chi spinge per riprendere al più presto ad allenarsi e a giocare per provare a chiudere entro il 30 giugno, con possibilità comunque di sforare a luglio. Dall’altro c’è chi ritiene questo campionato sospeso definitivamente.
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Brescia, Cellino non vuole giocare: “Disposto a perdere 3-0 a tavolino”
Tra i presidenti più fermamente convinti a chiudere la stagione senza tornare in campo c’è Massimo Cellino. Intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, il numero uno del Brescia è stato molto chiaro: “Questa stagione non ha più senso. Ci siamo fermati, nessuna squadra tornerà come prima, gli stadi a porte chiuse, in più c’è il rischio per la salute degli atleti. Per me tornare all’attività è una pura follia. Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più”.
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Infine Cellino si difende da chi lo accusa di voler fermare il campionato per non retrocedere e attacca la Uefa. “Me l’ha urlato Lotito l’altro giorno: ‘Tu non vuoi giocare per salvarti’. Da che pulpito, lui che fa fuoco e fiamme perché pensa di vincere lo scudetto. A me di retrocedere non frega nulla! Uefa? Se vuole fare qualcosa di utile, mandasse a Brescia bombole di ossigeno e respiratori, gliene saremmo grati”.
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