Il calciomercato Milan e il calciomercato Roma si incrociano e si scontrano a gennaio. Un ritorno di fiamma dopo i risultati di Champions League.
Dopo il successo del Napoli di ieri sul Genk che è valso il passaggio del turno, cui poi ha fatto seguito l’esonero di Ancelotti, e la sconfitta interna dell’Inter contro il Barcellona che è costata la retrocessione in Europa League, stasera si torna in campo per le gare dell’ultima giornata della fase a gironi di Champions League. Per quel che concerne le italiane, ci sono impegni in trasferta sia per la Juventus – già aritmeticamente qualificata come prima – che fa visita al Bayer Leverkusen; sia per l’Atalanta che deve vincere contro lo Shakhtar Donetsk e tifare Guardiola per poter accedere agli ottavi di finale. E come spesso accade, dal passaggio del turno dipendono le strategie di calciomercato.
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Calciomercato, Zenit fuori: Milan e Roma tornano su Driussi
Il gol di Depay al minuto 82 di Lione-Lipsia è stata una mazzata incredibile per lo Zenit San Pietroburgo. I russi, secondo per la classifica avulsa, si sono ritrovati improvvisamente quarti e quindi fuori sia dalla Champions che dell’Europa League a causa dello scontro diretto con il Benfica. Una eliminazione che potrebbe avere ripercussioni sul mercato di gennaio con la partenza di un big. Il maggiore indiziato è Sebastian Driussi, attaccante esterno argentino (con passaporto italiano) classe 1996 che a più riprese è stato accostato ai club di Serie A e che potrebbe fare comodo a Milan e Roma.
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Mercato Roma e Milan, le strategie per Driussi
La Roma aveva sondato il terreno per Driussi anche la scorsa estate, ma poi Petrachi virò su altri obiettivi. Il Ds giallorosso potrebbe tornare alla carica per l’ala sinistra argentina proponendo allo Zenit uno scambio di prestito con l’altro esterno offenivo Cengiz Under, molto stimato dal tecnico Semak. Per quanto riguarda il Milan, invece, l’obiettivo è quello di fare cassa con la cessione di qualche giocatore che non rientra nei piani di Pioli, come ad esempio Kessie, per poi reinvestire parte della somma nell’acquisto dell’ex River Plate.
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