Highlights video Udinese-Napoli: gol, tabellino e azioni della 15a giornata di Serie A.
La sfida sarà trasmessa su Sky Sport e, dunque, potrà essere seguita in streaming attraverso la piattaforma Sky Go, disponibile per gli abbonati Sky su pc, smartphone e tablet.
UDINESE (3-5-2): Musso; De Maio, Ekong, Nuytinck; Stryger, Fofana, Mandragora, De Paul (39′ st Barak), Ter Avest (29′ st Pussetto); Okaka, Lasagna (45′ st Becao). A disp. Nicolas, Perisan, Sierralta, Walace, Opoku, Nestorovski, Teodorczyk. All.: Gotti.
NAPOLI (4-4-2): Meret, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly Mario Rui, Callejon, Fabian, Zielinski, Insigne (1′ st Llorente), Mertens, Lozano (17′ st Younes). A disp.: Ospina, Karnezis, Maksimovic, Luperto, Hysaj, Elmas, Gaetano, Leandrinho. All.: Ancelotti.
ARBITRO: Mariani di Aprilia.
MARCATORI: 32′ pt Lasagna (U), 24′ st Zielinski (N)
AMMONITI: Fofana, De Paul, Okaka (U); Callejon, Mertens, Mario Rui (N).
ESPULSO: al 34′ st Maksimovic (N), per somma di ammonizioni dalla panchina
UDINESE
Musso 6 – Forse qualcosina sul tiro di Zielinski poteva farla, ma nel complesso fornisce una prestazione all’altezza del buon nome che si sta facendo da leader del reparto arretrato friulano.
De Maio 6,5 – Agisce sul centrodestra, controlla Insigne finché c’è Insigne poi si focalizza su Younes. Una buona gara.
Troost-Ekong 6,5 – Risponde presente quando è il caso e controlla le scorribande degli avversari. Leader in un reparto che, gol a parte, tiene molto bene.
Nuytinck 6,5 – Da quest’altra parte qualcosina si imbarca, ma anche lui non può certo flagellarsi per la prestazione. Contro attaccanti temibili tiene bene il campo.
Ter Avest 6 – Il gioco si sviluppa soprattutto dall’altra parte del campo, lui controlla e riparte quando è il caso. Con prudenza, ché di fronte ci sono avversari comunque temibili, nonostante tutto. Dal 29′ st Pussetto sv
De Paul 7 – Si pensava che arretrarne la posizione lo limitasse, invece è un’intuizione felicissima. Gli passano per i piedi tutte le azioni più importanti, giostra da regista decentrato con sapienza da vendere e lotta anche come un leone. Fra i migliori. Dal 38′ st Barak sv
Mandragora 6,5 – Spicca sicuramente meno dei compagni di reparto ma il suo apporto in mezzo al campo è fondamentale, come sempre. Si danna l’anima nello stadio della sua città, gioca un’ottima partita.
Fofana 7,5 – Inarrestabile, un cavallone che rompe il gioco avversario e riparte alla grandissima palla al piede. Sa sempre cosa fare, efficacissimo anche nel disimpegno. La ripartenza del vantaggio bianconero nasce dai suoi piedi.
Stryger Larsen 6 – Sulla sinistra ci sono Di Lorenzo e Callejon che spingono molto. Ne è molto preoccupato ma riesce a limitare i danni, prendendosi anche il lusso di affondare di tanto in tanto. Soffre molto nel finale, quando il Napoli cresce di intensità.
Okaka 6 – Fa peso lì davanti, non ha molte occasioni ma ha una discreta utilità tattica. Anche per questo Gotti lo preferisce a Nestorovski.
Lasagna 7 – Si tiene lì, pronto a scattare quando è il momento giusto per far male. Ci prova un paio di volte prima e poi ci riesce con un affondo che è perfettamente da lui. Al Napoli piace da sempre, probabilmente da stasera ancora di più. Dal 45′ st Becao sv
All. Gotti 7 – L’Udinese giusta, che gioca nel modo giusto e colpisce al momento giusto. Il gol di Zielinski è un episodio, ma per buona parte del match i suoi sembrano in controllo della situazione e vanno vicini a portare a casa un risultato di prestigio.
NAPOLI
Meret 6 – Sul gol non può nulla, poi non è che l’Udinese tiri poi chissà quanto in porta. Monitora la situazione per quanto può.
Di Lorenzo 6,5 – Composto nel primo tempo, pur non senza sofferenza, nella ripresa è uno di quelli che più cresce di intensità, contribuendo in maniera decisiva alla rimonta. Forse l’unica vera rivelazione di una stagione complicatissima.
Manolas 6 – La difesa regge, a parte l’episodio del gol e un altro paio di situazioni complesse. Se la squadra talvolta si accartoccia su se stessa non è certo tutta colpa della difesa.
Koulibaly 5,5 – Ok, non è al meglio, la spalla e tutto il resto, ma anche il gol di stasera nasce dalla sua parte, con lui che osserva l’avversario andare a bersaglio opponendo pochissima resistenza.
Poi ha un moto d’orgoglio e nel secondo tempo suona la carica, contribuendo a sistemare un minimo le cose. Un minimo, perché la situazione è tutt’altro che risolta.
Mario Rui 6 – Nel primo tempo schiacciato come tutta la squadra, nella ripresa è fra quelli che più crescono di intensità col passare dei minuti.
Callejon 5 – A Napoli lo si è visto per 6 anni fare di tutto senza neppure rovinarsi il ciuffo, con una naturalezza impressionante. Questo non è Callejon, questo è un replicante programmato per fargli fare brutta figura. Programmato, e pure da uno bravo.
Fabian 5 – Mettiamola così: farà bene a sperare che gli osservatori del Real Madrid non abbiano la tv sintonizzata sulle partite del Napoli di queste ultime settimane, soprattutto quella di stasera. Altrimenti prendono De Paul o Fofana, non certo lui.
Zielinski 6,5 – Chissà se a 18 anni, quando giostrava da trequartista nella Primavera dell’Udinese, immaginava che un giorno sarebbe arrivato un allenatore plurititolato a fargli fare il mediano. Non vince un contrasto, fa quasi tenerezza per quanto sembri spaesato in uno schieramento che palesemente non gli appartiene. Viene fuori di nervi, oltre che di talento. Il gol è una specie di premio divino a un calciatore che pare vittima di un brutto esperimento sociale.
Insigne 5 – Fuori dal gioco, ma fuori da un gioco che non c’è. Gioca 45 minuti alla ricerca di un’identità che questa squadra non ha e poi finisce per fare il capro espiatorio nel tentativo disperato di un allenatore in confusione totale. E alla fine c’è anche chi darà la colpa a lui. Dal 1′ st Llorente 5,5 – La mossa della disperazione, quella di lanciare il pallone come viene sperando che la spizzi Fernandone. E lui spesso la spizza pure, ma per il bel gioco suonare a qualche altro citofono.
Mertens 5 – Da un momento all’altro ti aspetti che accenda i reattori sotto gli scarpini e decolli a raccogliere i cross che arrivano dal fondo, come fosse Llorente. Un po’ meglio quando entra lo spagnolo, ma comunque nulla di che. Polveri bagnatissime quando prova la conclusione in porta.
Lozano 5 – La punta centrale di una squadra che cerca il lancio lungo e il cross dal fondo con una punta centrale di un metro e 74 centimetri, che peraltro non ha mai fatto la punta centrale in vita sua. Ok, gioca malissimo, ma abbiamo il coraggio di fargliene una colpa? Dal 17′ st Younes 5,5 – Dovrebbe dare il cambio di passo, partecipa alla spinta d’orgoglio della squadra ma senza per nulla impressionare. Sembra caduto in un vortice di depressione anche lui.
Ancelotti 4,5 – Un Napoli ormai ostaggio di se stesso, che non sembra avere un’idea che sia una di uscire da una situazione imbarazzante. Il gol è estemporaneo, il resto è una ricerca spasmodica di qualcosa che sembra proprio non esserci, dal gioco al polso dello spogliatoio. Il pareggio, per come matura, sembra quasi un regalo.
Arbitro Mariani 6 – Distribuisce parecchi cartellini, tiene il polso in una partita dura ma tutto sommato corretta, senza molte situazioni da moviola.
S.C
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