Altro episodio di razzismo in Italia, e che stavolta coinvolge un’ormai ex calciatrice della Juventus, parliamo di Eni Aluko.
Altro episodio di razzismo in Italia, e che stavolta coinvolge un’ormai ex calciatrice della Juventus, parliamo di Eni Aluko. Dopo l’episodio che nelle scorse settimane ha riguardato Mario Balotelli con i tifosi dell’Hellas Verona ad insultarlo, stavolta tocca alla calciatrice che si affida al The Guardian per esternare il suo malumore. Arrivata nell’estate del 2018, è ora andata via, ed ha confessato che tra i motivi del suo addio c’è soprattutto la forte forma di razzismo ancora presente in Italia.
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Eni Aluko, un problema esternato sei mesi fa
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La calciatrice infatti ha parlato della situazione venutasi a creare in quel di Torino ed ha messo in risalto che fa male come: “La gente ti guarda, ti osserva e ti giudica, senza in realtà conoscerti”. Parole forti che pesano come macigni quando afferma: “Mi sono stancata di entrare nei negozi e sentirmi come se il proprietario si aspettasse che gli rubassi qualcosa. O di entrare nell’aeroporto e sentirmi come Pablo Escobar per come mi controllano”.
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Eni Aluko, la voglia di andar via
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La calciatrice poi non può che rifarsi ad un concetto culturale e affermando che c’è bisogno di una vera e propria evoluzione in quella che la conoscenza della popolazione affinché questo problema possa essere estinto. Infine, non può che appellarsi anche a Chris Smalling della Roma dichiarando che: “Anche il difensore giallorosso si troverà d’accordo con le sue parole con la necessità di tempo affinché si apprendano diverse culture”.
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G.S.