La Juventus è alle prese con il caso Ronaldo. Il portoghese non sarà multato per l’episodio di domenica, ma fa riflettere il suo momento negativo
L’inizio di stagione negativo di Ronaldo fa discutere, come è normale che sia quando si parla di un “marziano” del calcio. Problemi fisici a parte, l’impressione è che il portoghese viva un momento involutivo sotto ogni profilo, in primis realizzativo. La certificazione è arrivata dalla sostituzione operata da Sarri contro il Milan, che ha fatto infuriare l’attaccante, andato via dallo Stadium prima della fine del match. Nella carriera di Cr7 si registrano altri due episodi simili. Ai tempi del Manchester United nel 2009 Ferguson lo toglie nel derby con il City , lui esce dal campo arrabbiato. Identica scena nel 2016, sponda Real Madrid, Zidane lo sostituisce nella sfida contro Las Palmas, il giocatore prima di lasciare il terreno di gioco, deciso si rivolge al tecnico: “Perché togli me?”. Insomma Ronaldo non concepisce di essere sostituito, anche quando la sua prestazione lo richiede.
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Juventus, i numeri certificano la crisi di Ronaldo
Lo scorso campionato, primo in bianconero, il fuoriclasse nato a Funchal ha chiuso con 21 gol in 31 presenze. Questo inizio di stagione è uno dei peggiori della sua carriera, considerando le prime 10 presenze: 5 le reti, con una media di 0,5 a gara. Tranne la partenza del 2017/2018 (ultimo anno in Liga), quando mise a segno solo 2 reti, Ronaldo non è mai andato sotto quota 7. Insomma le statistiche attuali vanno in piena controtendenza rispetto per chi è abituato a numeri da extraterrestre e che, con Sarri, doveva diventare il miglior bomber della storia italiana. Resta invariata la media dei tiri, ma evidentemente è peggiorata la precisione. Se si aggiunge la Champions League, praticamente la casa di Cr7, i gol salgono a 6, in 14 partite totali. Di Ronaldo ha parlato anche l’ex presidente del Real Madrid Calderon. Questa settimana Cr7 ha una doppia occasione in Nazionale per provare a rigenerarsi e dare un calcio alla crisi.
Q.G.