Il rendimento di Suso è stato particolarmente deludente in questo inizio di stagione, lo spagnolo del Milan lo sa e manda un messaggio ai tifosi anche sul futuro
Il Milan continua a deludere. L’ennesimo ko con la Lazio ha rispedito nello sconforto l’ambiente rossonero, che non aveva comunque creduto più di tanto alla vittoria con la Spal. I tifosi stanno perdendo la pazienza e si sono scagliati contro la dirigenza, bersagliando sui social sia Pioli che Suso. Lo spagnolo, in particolare, ha deluso per le prestazioni deludenti di questa stagione. Il rinnovo è un discorso ancora lontano, il popolo rossonero invoca la sua cessione.
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La cessione di Suso rischia di diventare ipotesi sempre più concreta, se n’è parlato in estate e continuerà a parlarsene nelle prossime sessioni di calciomercato. Lo stesso spagnolo ha parlato del suo momento e del suo futuro: “Sono il primo a non essere soddisfatto delle mie prestazioni, ma non è una questione di pressione o di critiche. I tifosi hanno diritto di criticare, ma un gol non cambia la storia. Non cancella i fischi, meritati, o le critiche, giuste. È un momento in cui non riesco a esprimermi ai miei livelli, ma sono sicuro che presto tornerete a vedere il miglior Suso. Chiedo loro di fidarsi di me. Gioco nel Milan e tifo Milan. Fino all’ultimo giorno darò tutto”.
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L’ex Liverpool si rivolge proprio ai tifosi che da tempo lo contestano, avendo anche lanciato su Twitter l’hashtag #SusoOut: “Penso che le responsabilità debbano prenderle i giocatori forti e per me non c’è problema. Se mi chiedono: ‘Vuoi prenderti delle responsabilità?’, io rispondo di sì. Credo di aver fatto molto bene anche in situazioni di difficoltà della squadra. Se il Milan pende più a destra, come sento dire, non l’ho deciso io. Pressioni? Più cresci, più forte diventi, e più aumentano pressioni e responsabilità”. Sul futuro (e il passato): “A me piace tanto stare qua. Potevo andar via per due anni di fila, e non l’ho fatto. Sono rimasto qui perché così volevo. Io sono costato zero: per essere costato niente, credo che il mio rendimento al Milan sia stato buono”.
Lo spagnolo continua: “È stato criticato Cristiano Ronaldo, viene criticato Messi. Se devo dire che mi piace essere criticato, dico no, a nessuno piace, ma è una cosa che nel calcio esiste. I fischi e gli insulti non mi smontano. Dopo due mesi il mio rendimento cala sempre? Perché a novembre-dicembre inizio a soffrire di pubalgia. Quest’anno ho cominciato a sentire male all’adduttore già a settembre, contro la Lazio non ho giocato per lo stesso motivo. È un problema che mi si ripresenta ogni anno e che non si riesce a risolvere.
F.I.
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