La Juventus sorride per essere tornata in vetta alla classifica. Sarri però deve risolvere il problema in avanti, dove si crea molto, ma si segna poco
Un piccolo campanello d’allarme è scattato da qualche gara. La Juventus sviluppa un enorme volume di gioco, crea tante occasioni, ma in rapporto segna poco. Con 18 reti totalizzate finora, la capolista ha il quinto attacco insieme alla Roma. In vetta c’è l’Atalanta con ben 30 realizzazioni, davanti a Inter e Lazio (22), poi il Napoli (20). “Voglio più gol. Creiamo tanto, ma non concretizziamo”, il monito lanciato da Sarri nel post gara contro il Genoa. Il problema si è avuto sin dalla prima giornata a Parma, quando Ronaldo ha fallito almeno tre nitide occasioni.
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Rispetto alla scarsa vena realizzativa in proporzione alle occasioni prodotte, il tecnico ha parlato di leggerezza sotto porta dei giocatori: “Sono convinti che prima o poi il gol arrivi”. A questo punto dello scorso campionato, la Juventus aveva il miglior attacco con 21 reti realizzate, tre in più rispetto a queste prime dieci giornate. I numeri sui singoli giocatori sono emblematici. Ronaldo è in vetta alla classifica dei bomber bianconeri con 5 reti, alle sue spalle Pjanic con 3, dato significativo considerando che si tratta di un centrocampista. Terzi, con soli due gol a testa, Dybala e Higuain, che in attacco si alternato come partner di Cr7. Un gol ciascuno hanno realizzato Bonucci, Chiellini e Ramsey, tre le autoreti.
Q.G.
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