Quando verrà ufficializzata la Brexit inglese anche la Premier League potrebbe risentirne: tanti cambiamenti in vista per società e giocatori
Sono passati già due anni dalla decisione dell’Inghilterra di uscire dall’Europa attuando la Brexit, neologismo nato dalla fusione delle parole ”Britain” ed ”exit”. L’ufficializzazione della manovra dovrebbe arrivare entro il 31 ottobre, questo porterebbe grandi cambiamenti anche all’interno del panorama calcistico inglese. Potrebbe risentire dell’uscita sopratutto il calciomercato inglese, visto che gli arrivi dei giocatori non inglesi sarebbero vincolati da alcune condizioni. Inoltre le società inglesi potrebbero trovare difficoltà a restare competitive nel mercato internazionale visto il possibile calo del valore della sterlina.
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Premier League, la Brexit cambia tutto: l’uscita dall’Europa mette in difficoltà giocatori e società
Dopo aver trovato l’accordo con l’UE l’ufficialità della Brexit sembra avvicinarsi. Con l’uscita dall’Europa potrebbero esserci pesanti ripercussioni sui club inglesi. Con la nuova manovra i calciatori riceverebbero lo stesso trattamento di qualsiasi lavoratore straniero che entra nel Regno Unito. Stesso trattamento naturalmente per gli allenatori. Questo vorrebbe dire che sarebbe necessario un permesso di soggiorno, quindi sottostare ad alcuni requisiti per ottenerlo. Per i calciatori diventerebbero fondamentali fattori come: il ranking Fifa del proprio paese, il numero di presenze collezionate, il costo del cartellino e dello stipendio.
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Praticamente verrebbero trattati come tutti quei giocatori che prima venivano considerati extracomunitari. Secondo uno studio condotto proprio dalla FA, circa 300 dei giocatori presenti in Premier League non rientrerebbero al momento nei requisiti necessari per giocare in Inghilterra. Uno di questi sarebbe N’Golo Kanté del Chelsea. Le società rischiano anche dal punto di vista economico. Molte big del campionato inglese potrebbero trovare difficoltà nell’affermarsi nel mercato internazionale, visto che la Brexit causerebbe una svalutazione della sterlina. La beffa per le squadre inglesi quindi sarebbe doppia, infatti la maggior parte delle società sono sempre state contrarie alla manovra
M.D.