Il cuore non basta alla’Atalanta nella sfida di Champions contro lo Shaktar, sconfitta che arriva al 95′: l’emozione europea è ancora da smaltire
L’Atalanta italiana non è la stessa squadra che vediamo in Europa, e la cosa sembra evidente. Dopo le vittorie più che convincenti contro Roma e Sassuolo, è arrivata la seconda, pesante, sconfitta in Champions. In un San Siro gremito di tifosi della dea, 30.000 sugli spalti, la squadra nerazzurra non è riuscita a dare la prima gioia europea ai propri tifosi. Dopo aver sbagliato un rigore con Ilicic, ed essere passata in vantaggio grazie a Zapata, viene rimontata dallo Shaktar e capitola al 95′. Secondo crollo in Champions in due partite, analizzare il perchè di questo mutamento europeo sarà fondamentale.
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Atalanta, seconda sconfitta in Champions: i motivi del mutamento della dea in Europa
Giocare in Champions è sicuramente una delle maggiori aspirazioni di ogni calciatore. L’emozione nel sentire la musica della più grande competizione europea per club è sicuramente enorme, a maggior ragione se la squadra con cui ci arrivi non è un top club europeo. L’emozione sicuramente è stata uno dei fattori principali che hanno determinato le due sconfitte dell’Atalanta nella sua prima avventura in Champions. La squadra in entrambe le partite è apparsa molto frenetica, e poco attenta. Anche l’inesperienza ci ha messo del suo. Infatti nella partita di ieri contro lo Shaktar, la squadra di Gasperini negli ultimi minuti si è riversata totalmente in attacco, subendo il gol dell’1-2 in contropiede, senza calcolare che anche un punto nel girone è prezioso. Le prossime due partite contro il Manchester City sono proibitive, ma se la squadra nerazzurra riuscirà a metabolizzare l’emozione e a prendere sicurezza, potrà regalare altre emozioni ai propri tifosi e magari anche i primi punti nel girone.
M.D.