La Fiorentina vive un ottimo momento di forma. Il successo contro il Milan è il secondo consecutivo. La resurrezione viola passa per Ribery
La Fiorentina è reduce da tre risultati utili consecutivi: dopo il pareggio esterno con l’Atalanta, è arrivato il successo contro il Genoa al Franchi e il blitz di ieri in casa del Milan. Sulla rinascita viola ci sono i piedi di Ribery. Uscito nel finale di gara, il francese ha ricevuto la standing ovation dal pubblico di San Siro, incantato dall’ex Bayern Monaco. La splendida rete, seconda in Serie A, è solo la ciliegina su una prestazione da autentico campione. Ribery ha accumulato 6 presenze nel nostro campionato, entrando gradualmente nei meccanismi di Montella, di cui ormai è elemento inamovibile. Due spezzoni di gara contro Napoli e Genoa, poi sempre titolare, la prima rete “italiana” a Bergamo.
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Fiorentina, Ribery campione e leader della squadra gigliata
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Il francese ha scelto Firenze per dimostrare di essere ancora un giocatore in grado di fare la differenza, malgrado i suoi 36 anni. Ribery sta dando una risposta a tutti gli scettici che pensavano fosse ormai tramontato e sazio dopo 12 anni di trionfi con il Bayern Monaco. In questo inizio di stagione, l’attaccante è il più vecchio giocatore ad aver segnato almeno un gol e fornito almeno un assist nei 5 top campionati europei. Nel post gara contro il Milan, eloquenti le parole del francese. “Io vecchio? Sì, ma in campo sono giovane. Il calcio è la mia vita. Ho sempre fame ed è bello giocare in una squadra formata da giovani”. E i giovani della Fiorentina possono imparare da un campione di questo livello. In primis Chiesa, del quale Ribery è diventato una sorta di mentore, come si può notare in campo dai continui confronti tra i due.
Q.G.