La Juventus vittoriosa a Brescia è scesa in campo con il 4-3-1-2. Un modulo adottato da Sarri all’Empoli e che alternerà a 4-3-3, a seconda dei giocatori disponibili
Guai a definire Maurizio Sarri integralista. Sull’argomento il tecnico della Juventus si era espresso così nella conferenza stampa di presentazione: “Per 70 metri di campo pretenderò di vedere la mia impostazione, ma negli ultimi 30 metri vorrò vedere l’interpretazione dei giocatori”. La Vecchia Signora ha iniziato la stagione con il 4-3-3, spesso virato in un 4-4-2, con l’esterno destro che scala a centrocampo e quello sinistro, Matuidi, pronto ad allargarsi, diventando di fatto il supporto di Ronaldo. Contro il Brescia la svolta: assente Cr7, il tecnico ha schierato il 4-3-1-2, con Ramsey trequartista, alle spalle di Higuain e Dybala. Il gallese è stato il migliore in campo e le due punte si sono mosse bene.
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Juventus, Sarri cambia modulo tattico e torna all’antico
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Lo schema visto al Rigamonti è lo stesso con cui Sarri ha fatto le sue fortune all’Empoli, in quel caso Saponara agiva sulla trequarti. L’ex Chelsea ha provato a far indossare lo stesso vestito tattico al Napoli, ma dopo qualche gara ha virato sul 4-3-3, con cui la squadra ha espresso il miglior calcio della Serie A, anche se non ha vinto trofei. Sabato contro la Spal probabilmente tornerà Ronaldo, ma Sarri pare intenzionato a confermare lo stesso modulo: Ramsey dietro a Cr7 , affiancato da uno tra Higuain e Dybala, favorito il Pipita. All’occorrenza anche la Joya potrebbe giocare al posto al posto del gallese, anche se l’allenatore lo preferisce qualche metro più avanti. I due moduli si alterneranno nel corso della stagione, a seconda dei giocatori disponibili: il 4-3-3, per esempio, è più funzionale alle caratteristiche di Douglas Costa (ora infortunato) e Cuadrado. Insomma prima i giocatori, poi il modulo: Sarri sta smentendo coloro che gli hanno addossato l’etichetta di tecnico integralista.
Q.G.