L’Inter è in testa alla classica a punteggio pieno dopo quattro turni di campionato. Fondamentale l’impronta dell’allenatore su squadra e ambiente
Quattro vittorie su quattro, primo posto solitario davanti alla Juventus e convinzione che lo scudetto sia possibile. L’Inter di Conte va a gonfie vele in campionato e i suoi sostenitori sognano. La Curva Nord, cuore del tifo nerazzurro, aveva accolto con diffidenza chi è stato icona della nemica storica, la Vecchia Signora. Proprio sotto quel settore, Conte ha festeggiato dopo il fischio finale del derby. Nel post gara, le parole del tecnico hanno certificato il suo nuovo status: “Metterò tutto me stesso per l’Inter ed oggi sono il primo tifoso di questa squadra, per la quale la notte non dormo”. Il campo insomma ha cambiato tutto ed eletto l’ex ct, capo di un popolo affamato di successi.
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Inter, Conte come Mourinho trascinatore dei nerazzurri
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La bandiera nerazzurra non sventola dal 2010, anno del Triplete targato Special One. Proprio a Mourinho viene accostato Conte, per la sua capacità di motivare il gruppo e di far remare tutti dalla stessa parte, come si vede chiaramente durante le gare. Le sedute di lavoro dure non intaccano la voglia e l’impegno dei giocatori. Dopo la vittoria contro il Milan, emblematiche le parole di Lukaku, l’attaccante belga fortemente voluto da Conte e strappato alla concorrenza della Juventus: “Il rapporto con lui è molto forte, mi aiuta molto. A 26 anni voglio un tecnico che mi dia motivazioni”. Dopo il pareggio di Champions League contro lo Slavia Praga, l’allenatore ha dormito ad Appiano Gentile per preparare il derby e respingere ogni possibile vento di crisi. La parola scudetto in casa Inter sembra bandita, ma nella testa del gruppo c’è la convinzione che sia l’anno buono per interrompere la dittatura della Juventus. Primo a faccia il 6 ottobre a San Siro.
Q.G.