Dopo sette anni e mezzo Gary Cahill lascerà il Chelsea: il difensore inglese può fare al caso del Milan, anche se c’è il nodo ingaggio
Il Milan è ancora molto incerto sul futuro. Senza allenatore e senza direttore sportivo in attesa delle decisioni di Gazidis e Maldini, i rossoneri non sono ancora in grado di programmare in maniera massiccia il calciomercato. In questo senso, però, i radar sono sempre accesi e pronti a colpire in caso di grande chance. La morsa dell’Uefa e la possibile esclusione dalle coppe portano inevitabilmente il Milan a prediligere profili giovani ma anche esperti a patto che siano low cost. Come in difesa: la coppia titolare ad ora è formata da Romagnoli e Musacchio, con Caldara che dovrà stare di nuovo qualche mese ai box. L’addio di Zapata, invece, è già deciso non senza qualche rammarico da parte dell’agente Ivan Cordoba: “Si aspettava un comportamento diverso dalla società, non pretendeva lo stesso contratto ma almeno un biennale. Sapeva di poter essere ancora importante”.
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In questo contesto, il Milan si trova ad avere delle falle importanti in difesa. Con Romagnoli capitano e intoccabile, il solo Musacchio non può bastare per coprire i primi mesi della prossima stagione senza Caldara. Urgono rinforzi e l’occasione imperdibile può arrivare dalla Premier League. È diventato ufficiale da qualche settimana, infatti, l’addio di Gary Cahill al Chelsea. Il difensore inglese ha sparato a zero su Maurizio Sarri, reo di averlo escluso e mandato in tribuna per tutto l’anno e senza spiegazioni. “Difficile avere rispetto di lui”, la bordata del classe ’85.
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Cahill sarà libero il 30 giugno, data della scadenza del suo contratto. Il Milan può fiutare l’occasione, magari spalmando un ingaggio monstre come quello del centrale che ha vinto Champions, 2 Europa League e 2 Premier. Il difensore ex Boston, dopo 7 anni e mezzo di Chelsea, ha l’esperienza giusta per i rossoneri, che già negli scorsi mesi ci avevano fatto un pensierino. In estate la pista può tornare d’attualità, ma solo a una condizione: abbassare l’ingaggio, che in Blues era di 6 milioni di euro. A 34 anni e la voglia di ricominciare, Cahill potrebbe non avere grossi problemi a ridursi lo stipendio qualche milione.
F.I.
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