L’Inter potrebbe cambiare tecnico a fine stagione: il più gettonato è Antonio Conte. In quel caso la ricerca di altri difensori centrali sarebbe un obbligo.
Sono davvero poche le possibilità che l’Inter prosegua il suo cammino con Luciano Spalletti e in caso di divorzio il nome di Antonio Conte sembra essere il più probabile. Così come dimostrato in bianconero e in Nazionale, Conte è solito prediligere una difesa a tre nel consueto 3-5-2. Malgrado il suo insediamento sulla panchina nerazzurra non abbia nulla di certo, qualora dovesse finalizzarsi il suo arrivo, l’opzione a tre per la linea arretrata sarebbe più che probabile; in quel caso la ricerca di nuovi centrali da reclutare in rosa diventerebbe un obbligo.
Non è un caso che già a gennaio l’Inter si stesse già guardando intorno sondando il terreno per i vari Bruno Alves, Vida, Ferrari e soprattutto Andersen, classe 1996 della Sampdoria, per il quale Ausilio aveva mostrato più di un semplice interesse. Il ventiduenne danese acquistato nel 2017 dal FC Twente, squadra olandese nella quale giocava dal 2013, nella squadra di Giampaolo gode di titolarità fissa e quest’anno ha collezionato 24 presenze saltando due sole partite, una contro la Spal in Coppa Italia e una contro la Juve per squalifica.
Un altro nome potrebbe essere Gian Marco Ferrari attualmente al Sassuolo ma di rientro a Genova, sempre sponda Samp, a giugno quando scadrà il prestito. Per il ventiseienne (quasi ventisette) 22 le presenze stagionali e 3 le reti messe a segno.
Difficile invece i nerazzurri possano virare verso Bruno Alves del Parma, il capitano dei ducali, infatti, classe 1981 aveva stuzzicato la fantasia nerazzurra più per un eventuale acquisto di gennaio in soccorso all’ipotesi della cessione immediata di Miranda.
Più complessa invece potrebbe risultare la pista Vida: il difensore croato, abile non solo come centrale, ma anche sulle fasce, vice-campione del Mondo è legato al Besiktas fino al 2022, difficilmente andrà via senza un cospicuo corrispettivo.
Nel mercato di gennaio si era evidenziata la probabile partenza di Joao Miranda a fine stagione senza escludere la possibilità di veder partire anche Andrea Ranocchia seppur quest’ultima ipotesi sembri improbabile. Nonostante l’arrivo ormai certo di Diego Godin, l’Inter dovrà comunque intervenire nel reparto, e potrebbe farlo riconfermando alcuni calciatori che torneranno dai prestiti. A giugno l’Inter potrebbe contare sul ritorno di Zino Vanheusden in prestito allo Standard Liegi, prestito in scadenza il 30 giugno 2019. Il centrale belga è tornato allo Standard Liegi, club dal quale era arrivato nel 2015, in prospettiva di una crescita che potesse giovare ad un eventuale ritorno a Milano e l’inserimento in prima squadra. Il diciannovenne si sta ritagliando sempre più spazio, collezionando 24 presenze 1 rete e 1 assist stagionali.
Un altro importante ritorno potrebbe essere quello di Alessandro Bastoni, difensore centrale italiano in prestito al Parma. Anche in questo caso il prestito scadrebbe il 30 giugno e difficilmente l’Inter rinuncerà ad un suo rimpatrio, specie perché il suo ritorno a bilancio peserebbe soltanto 31 mln. Per lui 16 presenze con i crociati con i quali sta dimostrando un ottimo rendimento in crescendo. Innesti a costo zero che potrebbero essere preziosi, per la possibile nuova Inter di Conte.
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