La Roma sta passando uno dei momenti peggiori degli ultimi anni e sotto accusa è finito anche il mercato e le scelte criticate di Monchi
La Roma forse ci aveva abituati troppo bene e gli scarsi risultati di questa stagione lo stanno dimostrando. Evidentemente il valore della squadra non è da semifinale di Champions, ma di certo non è neanche quello di un sesto posto in campionato, con soli 21 punti rispetto ai 35 (+14) dell’anno passato. I giallorossi per anni hanno recitato il ruolo di “eterna seconda”, al momento però il divario dalla capolista è imbarazzante: la Juventus dopo 15 giornate ha più del doppio dei loro punti! Un tracollo che ha messo a rischio la posizione di Di Francesco, ma anche quella di Monchi, colpevole di una sessione di calciomercato che è già finita sul banco degli imputati, almeno quanto l’allenatore in odore di esonero.
Prima di passare alla Roma, Monchi ha passato 17 anni di carriera a Siviglia (dal 2000 al 2017), lasciando uno splendido ricordo a tutta la società che lo ringrazia ancora per il lavoro svolto sul mercato. La sua filosofia era sviluppare il settore giovanile e individuare giovani promesse da acquistare prima rispetto alla concorrenza. Sotto la sua gestione per esempio sono arrivati in prima squadra giocatori dalla cantera come Sergio Ramos, Jesus Navas e Alberto Moreno. Le famose plusvalenze sono state raggiunte soprattutto con le cessioni di Dani Alves, Federico Fazio (ritrovato alla Roma), Medel, Rakitic, Kondogbia, Luis Fabiano, Gameiro e Julio Baptista. Tutti giocatori scoperti e prelevati a cifre contenute, per essere rivenduti ai grandi club d’Europa a prezzi molto più vantaggiosi. Un sistema che ha portato nelle casse del Siviglia circa 300 milioni di euro, ma anche risultati sportivi di tutto rispetto e mai raggiunti come le 5 Europa League (tre di fila), 2 Coppe del Re e 1 Supercoppa europea.
Nell’estate 2017 Monchi accetta la proposta della Roma e dopo quasi un ventennio di splendore lascia la Spagna. L’obiettivo nella capitale è molto semplice ma anche complicato: riuscire a fermare la supremazia della Juventus dopo diverse stagioni chiuse al secondo posto. Il nuovo dirigente si mette subito all’opera e nel successivo mercato regala a Di Francesco tanti nuovi giocatori, che però non sempre convincono: Schick, Karsdorp e Juan Jesus e poi Moreno, Defrel e Gonalons, subito rivenduti. Gli unici a salvarsi sono Kolarov e Under, forse quelli meno attesi. Le conferme stanno arrivando in questa stagione dove si sono aggiunti Olsen, Marcano, Santon, Cristante, Coric, Kluivert e Pastore che stanno facendo rimpiangere le eccellenti cessioni. In attesa dell’esplosione di Schick, l’acquisto più costoso della storia del club (circa 40 milioni) ancora fuori contesto e rivelatosi (per ora) il più grande fallimento di Monchi. I risultati a Siviglia sono arrivati dopo diversi anni, la pazienza però a Roma sembra già finita.
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