Cesare Prandelli ritorna dopo 8 anni su una panchina di Serie A, sostituisce al Genoa l’esonerato Juric
Nel primo pomeriggio è arrivata l’ufficialità: Cesare Prandelli è il nuovo allenatore del Genoa con cui ha firmato un contratto fino al 2019. Il suo compito sarà risollevare l’animo del Grifone, che non vince da 8 partite e ieri sera è stato eliminato anche dalla Coppa Italia. Una sconfitta ai rigori contro la Virtus Entella (squadra di Serie C) che è costato l’immediato esonero a Ivan Juric per la seconda volta dopo quello dell’anno scorso. Prandelli sarà messo subito alla prova perchè domenica a Marassi arriverà la Spal, l’inizio di un nuovo capitolo in Serie A dopo un esilio di 8 anni. Ripercorriamo la carriera dell’ex ct dell’Italia attraverso 5 curiosità legate al mondo Genoa e al suo passato.
Prandelli al Genoa, 5 curiosità sull’ex ct della Nazionale
Cesare Prandelli nuovo allenatore del Genoa. Andiamo a ripercorrere qualche aneddoto curioso sulla sua carriera, dalla questione con Criscito alla ‘passione’ per Romulo e per Gunter, centrale di proprietà del Grifone da lui già allenato.
1) Il ‘caso’ Criscito
Prandelli nelle convocazioni per il Mondiale 2014 aveva lasciato a casa Mimmo Criscito, una scelta molto criticata dai tifosi e dalla stampa. Il terzino sinistro si era trasferito allo Zenit, in Russia, ma non meritava quell’esclusione motivata anche dall’infelice battuta dello stesso Prandelli: “La decisione su Criscito è stata una scelta tecnica e con tutto il rispetto, non ho lasciato a casa Cabrini o Paolo Maldini. Noi seguiamo tutti i campionati, abbiamo 15 persone che vanno a osservare giocatori in giro per l’Italia e l’Europa e non mi sembra che lo Zenit in Europa abbia fatto chissà che cosa”. In futuro si scusò di questa dichiarazione, ma c’è molta curiosità di vedere il primo approcio con Criscito che tra l’altro è il capitano del Genoa.
2) Il pallino Gunter
La prima novità di formazione potrebbe essere Gunter, giovane difensore già allenato da Prandelli ai tempi del Galatasaray. Il nuovo tecnico a inizio stagione ne aveva parlato molto bene: “Koray Günter è un bravo ragazzo, molto serio, che ha sempre ambìto al miglioramento personale e ha delle qualità importanti. L’ho allenato 4 anni fa e sono certo che sarà un grande acquisto in prospettiva, assomiglia a Izzo come stile di gioco, forse è un po’ più preparato tatticamente”. Quest’anno Gunter ha giocato solo 4 volte da titolare ma domenica potrebbe già giocare al posto di Pereira.
3) La grande fiducia in Romulo
Un altro fedelissimo di Prandelli è Romulo, nato in Brasile ma diventato italiano anche grazie all’ex ct della Nazionale che lo ha sempre apprezzato come giocatore tanto da convincerlo nella sua scelta. Nel 2014 infatti è stato convocato per la prima volta in Nazionale, anche se non è riuscito a esordire. Adesso Prandelli lo ritroverà al Genoa e dopo la Spal, perchè è squalificato, diventerà un titolare fisso e un leader di questa squadra.
4) L’ultimo ricordo in Serie A
Prandelli ritorna dopo 8 anni in Italia, quando nel 2010 dopo cinque grandi stagioni lasciò la Fiorentina. Con la squadra viola riuscì a qualificarsi per due volte di fila alla Champions League (2008 e 2009) e divenne con 100 successi l’allenatore più vincente della storia del club.
5) L’infelice esperienza all’estero
Prandelli, dopo la parentesi agrodolce con la Nazionale, cerca riscatto lontano dalla penisola e trova un panchina al Galatasaray (Turchia), Valencia (Spagna) e addirittura all’Al-Nasr negli Emirati Arabi. Tutte le tre esperienze però si sono risolte con un meritato esonero per gli scarsi risultati sul campo. Ora dopo un lungo esilio ritorna in Italia per centrare l’obiettivo salvezza col Genoa, l’occasione per prendersi una piccola rivincita.