Ieri sera José Mourinho, dopo Juventus-Manchester 1-2, si è reso protagonista di un gesto che ha attirato su di sé molte polemiche
La serata di ieri allo Stadium di Torino rimarrà certamente impressa nelle menti dei tifosi juventini e di quelli del Manchester United, dopo la vittoria in extremis sulla Juve. Dopo aver sprecato un grandissimo numero di occasioni per chiudere definitivamente il match, la Juventus ha fatto harakiri nei minuti finali della gara contro i Red Devils, regalando loro tre punti fondamentali nel girone. Da lì il delirio, con Mourinho che si è confermato showman, oltre che grande allenatore. Ma andiamo con ordine.
La Vecchia signora ha dominato per circa 80’, dimostrando una netta superiorità in mezzo al campo. Al 65’ il fenomeno Cristiano Ronaldo ha sbloccato il match con un siluro al volo che non ha lasciato scampo a de Gea. Nel finale di partita gli inglesi sono riusciti nella remuntada, segnando due gol nel giro di quattro minuti. All’86’ ci ha pensato Mata su punizione e al 90’ Bonucci, vittima di una serie di rimpalli culminati con il secondo gol inglese. Poi, terminata la partita, è stato lo Special One a salire in cattedra.
Al termine della gara dello Stadium, Mourinho ha raggiunto il centro del campo e ha portato la mano all’orecchio, facendo letteralmente infuriare tifosi e calciatori bianconeri. Il gesto in questione ha suscitato subito una gran quantità di critiche verso l’allenatore, reo di aver mancato di rispetto nei confronti degli avversari e di non aver dato esempio di sportività. A provare a buttare acqua sul fuoco ci ha provato lo stesso Mourinho al termine della gara, spiegando di aver subìto per 90’ offese continue da parte dei supporters avversari nei confronti della sua famiglia e nei confronti dell’Inter, squadra rimasta nel suo cuore.
Il gesto di Mourinho non è passato inosservato in tutta Europa e particolarmente in Inghilterra. Nel post-gara sono stati tanti i tweet che hanno stigmatizzato l’episodio, alcuni con ironia altri con severa indignazione. Come ad esempio l’ex bandiera dello United, Paul Scholes, che ha criticato l’allenatore dei suoi ex compagni, mettendo nel mirino la poca classe dimostrata nella vittoria contro i bianconeri: “Succede ovunque lui vada, a volte bisogna vincere con un po’ di classe”.
A far da contraltare alle critiche dell’ex centrocampista ci hanno pensato diversi post ironici sui social. Tra questi merita una menzione anche il disegno del vignettista per la Bundesliga Omar Momani, che ha rappresentato Mourinho mentre compie il suo gesto vicino agli addominali di Cristiano Ronaldo. Quest’ultimo ha mostrato la sua muscolatura nell’esultanza dopo il gran gol realizzato.
Anche il programma satirico Striscia la Notizia ha ironizzato sull’evento, pubblicando il video del gesto con la seguente didascalia: “Tra interisti ci si capisce”.
D’altronde non è la prima volta che il portoghese si rende protagonista di gesti simili in Italia. Il 20 febbraio 2010, durante un Inter-Sampdoria, l’allenatore mimò l’ormai celebre suo gesto delle manette. In quell’occasione il destinatario fu l’arbitro Tagliavento, reo secondo il portoghese di aver commesso un crimine espellendo 2 dei suoi. L’epilogo di quell’evento, che scatenò tantissime polemiche, vide la squalifica per tre giornate del tecnico ex Porto.
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