La storia di Mauro Icardi al Barcellona. La sua trafila nelle giovanili blaugrana poi il passaggio alla Sampdoria e l’arrivo all’Inter.
Mauro Icardi è la bandiera del nuovo corso dell’Inter targata Luciano Spalletti. L’attaccante argentino classe 1993 è pronto a far ricredere il Barcellona proprio stasera nella sfida di San Siro fra i nerazzurri e la squadra blaugrana. Dopo la sconfitta nella partita di andata, nonostante qualche spunto interessante, la Beneamata è pronta all’impresa sostenuta da un pubblico record che ha fatto registrare quasi 6 milioni di euro di incasso. Ma la storia dell’attaccante originario di Rosario è partita proprio dal Barcellona, in particolare dalla Cantera azulgrana. Nonostante i tanti gol realizzati nel settore giovanile, Guardiola non portò mai Icardi in prima squadra, complice la filosofia del falso nueve e l’argentino venne ceduto in prestito alla Sampdoria.
La Samp fu un trampolino di lancio per Mauro Icardi che si mise subito in mostra con gol pesantissimi, come quello realizzato all’esordio in B che valse i playoff. Anche il rapporto non eccellente fra Icardi e lo spogliatoio blucerchiato fu, in un certo senso, un vantaggio per l’Inter che ebbe la possibilità di prenderlo subito nel calciomercato dell’estate del 2013. Ma se l’argentino non fosse andato alla Samp, quale sarebbe stato il suo futuro? Su Icardi avevano messo gli occhi anche i campioni d’Italia della Juventus e il Napoli. Una volta partito Edinson Cavani verso Parigi, Icardi avrebbe potuto ritagliarsi il suo spazio all’interno della rosa azzurra, e ora staremmo raccontando un’altra storia. Così come alla Juventus, vittima preferita dell’attaccante classe ’93 sin dalla Sampdoria, quando siglò tre reti in Serie A alla Vecchia Signora, di cui due allo Juventus Stadium. Una storia simile a quella di Icardi, è quella di Keita Baldé. L’ex Lazio a causa del suo comportamento non propriamente ortodosso fu costretto al trasferimento dalla Cantera del Barcellona, e pensare che qualche anno prima imparava i movimenti da Samuel Eto’o, bandiera della squadra blaugrana e poi, per la serie ‘corsi e ricorsi storici’, icona dell’Inter del Triplete.
Giorgio Trobbiani
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