Calciomercato Roma, Schick non convince: ipotesi prestito

Patrik Schick (Getty Images)

Patrik Schick non è in cima alle gerarchie di Eusebio Di Francesco. L’attaccante ceco potrebbe lasciare la Roma già a Gennaio.

Patrik Schick è stato l’acquisto più oneroso del calciomercato Roma della scorsa stagione. L’attaccante ceco, prelevato dalla Sampdoria di Massimo Ferrero, fra continui infortuni e qualche incomprensione tattica, non ha brillato nella prima parte di campionato per poi mettersi in mostra nei mesi di Aprile e Maggio. Classe 1996, Schick è la più grande scommessa del direttore sportivo Monchi, ma finora l’ex attaccante della Doria non ha ripagato le aspettative. Anche in quest’inizio di campionato, le chance da titolare per l’originario di Praga non sono state molte. Una prestazione opaca a San Siro nella sconfitta contro il Milan e qualche lampo in casa contro il Frosinone, ma il gol deve ancora arrivare.

Calciomercato Roma, Dzeko inamovibile: Schick alla porta?

Inoltre, la posizione di Edin Dzeko all’interno della squadra è diventata sempre più importante. Il cigno di Sarajevo, con i suoi 5 gol in Champions League e la mole di gioco creata per i compagni, è un punto fermo per Eusebio Di Francesco. Il tecnico abruzzese non intende infatti privarsi del suo regista avanzato, nonchè terminale offensivo di maggior importanza. Con questi presupposti, il ruolo di Patrik Schick all’interno della Roma tende ancor di più a ridimensionarsi e l’ipotesi di un prestito nel calciomercato di Gennaio prende sempre più piede. Alla finestra ci sarebbero: Bologna, Sassuolo e Sampdoria. I felsinei hanno bisogno di gol, finora non garantiti dal nuovo acquisto Diego Falcinelli, e Palacio non è più un giocatore di primo pelo e non può essere al top tutte le domeniche. In casa Sassuolo invece, Babacar dopo un avvio incoraggiante si sta spegnendo e i guai fisici di Boateng sono una variabile da non sottovalutare. Discorso differente per la Sampdoria. I blucerchiati hanno infatti una discreta abbondanza in attacco, ma l’ipotesi del ritorno del figliol prodigo, stuzzica tifoseria e dirigenza.

Giorgio Trobbiani

 

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