Il Milan si sta riprendendo in campionato, anche grazie all’aiuto degli acquisti di Massimiliano Mirabelli: da Biglia a Kessiè, il riscatto dell’ex ds
Il Milan sta vivendo un buon periodo in campionato e in Europa dopo una prima fase di appannamento. A far sorridere Gattuso non è soltanto Higuaìn, bensì i colpi di mercato messi a segno nella finestra di calciomercato estivo del 2017, ad opera dell’ex direttore sportivo dei rossoneri, Massimiliano Mirabelli. Nella prima fase del campionato abbiamo constatato un vero e proprio upgrade da parte di due calciatori principali che la scorsa stagione hanno (per usare un eufemismo) faticato: si tratta di Lucas Biglia e Mateo Musacchio. I due argentini stanno lentamente tornando ai livelli cui ci avevano abituati prima dell’approdo tra le file dei rossoneri. Il centrocampista sta finalmente prendendo confidenza con il suo ruolo naturale, che in parole povere è quello di fare da punto di riferimento all’intera rosa smistando palloni a centrocampo e facendo salire la squadra.
Per quanto riguarda il difensore invece, dopo che l’anno scorso ha patito la panchina per quasi tutta la stagione, quest’anno è gia a quota 7 presenze stagionali, tutte da titolare. Le sue prestazioni si sono dimostrate soddisfacenti e affidabili: per Caldara non sarà semplice entrare nell’undici titolare.
Per quanto riguarda invece Franck Kessiè, diciamo che lui è l’unico che si sta mantenendo ai livelli cui ci ha sempre abituato. L’imperioso centrocampista classe ’96, pagato 28 milioni di euro lo scorso anno, in questa prima fetta di stagione è uno dei migliori dei rossoneri, grazie a prestazioni sontuose, di quantità e qualità. Forse ciò di cui Kessiè ha bisogno è solo un po’ più di cinismo all’interno dell’area, ma per quanto riguarda il lavoro in mezzo al campo, con la sua grinta e la sua caparbietà, l’ivoriano non ha da invidiare nulla a nessuno. Altri due pezzi da novanta del mercato estivo orchestrato da Mirabelli sono stati Ricardo Rodriguez e Hakan Calhanoglu. Il terzino svizzero lo scorso anno si è limitato al classico compitino: prestazioni normali, senza guizzi e senza entrare a dovere nelle azioni corali della squadra. Quest’anno la sostanza non è cambiata molto, anche se Rodriguez fa intravedere molta più tenacia in campo, sintomo di una crescita graduale agli ordini di Gattuso.
Calhanoglu invece sta per ora vivendo il percorso inverso: l’anno scorso una stagione tutto sommato positiva, mentre in questo inizio di campionato, il turco annaspa maggiormente. Il numero 10 del Milan è finora l’anello debole del tridente dei rossoneri, capeggiato invece da Higuaìn e Suso. Forse ciò che Calhanoglu soffre di più è il digiuno dal gol in questa stagione: sfatare questo tabù potrebbe simboleggiare linfa vitale per lui.
Tra i tanti acquisti dello scorso anno targati Mirabelli c’è anche Fabio Borini, che contro tutte le attese si è dimostrato uno degli uomini in più dei rossoneri: grinta e cattiveria sono stati i suoi principali biglietti da visita. Questa stagione però, l’ex Roma e Liverpool non sembra più a suo agio. Prova ne è la grigia prestazione di Empoli, in cui Gattuso lo ha rilanciato da titolare come unica punta. Tornando al discorso acquisti, l’unico che ancora non ha potuto dimostrare il suo valore è stato Andrea Conti. Il terzino è fermo ai box praticamente da un anno e due mesi. L’infortunio al legamento crociato anteriore non ha lasciato scampo al giovane che però, dovrebbe rientrare dopo la sosta nazionali. E chissà che, anche grazie alle sue giocate, il Milan non torni nelle posizioni nobili della classifica.
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