L’accusa è di quelle pesanti, una di quelle che rischia di creare un vero e proprio tsunami in casa Juventus. Le parole sono quelle di Giuseppe Pecoraro, procuratore della FIGC, che sentito oggi in udienza dalla Commissione Parlamentare Antimafia ha parlato di contatti tra i vertici della società bianconera ed alcuni ‘ndranghetisti. Al centro della polemica ci sarebbe Andrea Agnelli, presidente del club bianconero.
Procura della FIGC: “Contatti tra Juve e ‘Ndrangheta”
Le due parti sarebbero state a contatto, come ammette Pecoraro, per la gestione dei biglietti dello Juventus Stadium, sulla quale la Commissione Antimafia e la Procura di Torino starebbero indagando. “Si evidenzia – ha spiegato proprio Pecoraro – che Saverio Dominello e il figlio Rocco sono rappresentanti a Torino della cosca Bellocco Pesce di Rosarno. Rocco Dominello ha rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di biglietti e abbonamenti. I dirigenti che hanno contatti con queste persone sono: Merulla, Calvo, D’Angelo e il presidente Agnelli”. Non si è fatta attendere la risposta di Andrea Agnelli che su Twitter ha negato tutte le accuse:
Nel rispetto di organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho MAI incontrato boss mafiosi. Ciò che leggo è FALSO. #finoallafine…
— Andrea Agnelli (@andagn) 7 marzo 2017
La verità verrà a galla nelle prossime settimane.