Ariedo Braida, consigliere del Barcellona, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport in cui ha parlato della Juventus e dell’affare Pogba.
“Sembra talmente scontato – ha detto, intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’ – La Juventus è fortissima, ma il calcio è strano e vincere sei anni di fila non è facile. Però la Juve è davanti a tutte. La perdita di Pogba è importante, ma la società ha saputo intervenire sul mercato con ottimi acquisti. Pjanic, Pjaca, e poi Dani Alves e Higuain. E’ proprio una squadra forte, ma d’altra parte per vincere non bisogna avere neppure un punto debole. Sulla carta la Juve è superiore a tutte. Manca un ultimo ritocco, un centrocampista, visto anche che Marchisio è infortunato“.
Su Dani Alves: “Dani Alves è un campione – ha detto Braida del brasiliano – Ha personalità, tecnica, sa gestire la palla, giocare da solo e per la squadra. A Barcellona era amato e lui ama il club e la città, ma voleva mettere alla prova se stesso, dimostrare di saper stare ancora al top. La Juve ha preso un grande giocatore“.
Su Pogba: “Perché abbiamo rinunciato? La ragione economica mi pare più che sufficiente – ha spiegato Braida – Pogba saprà farsi valere a Manchester, il suo valore tecnico non si discute, però a ogni partita, se non la giocherà al massimo, ci saranno critiche. La gente leggendo certe cifre penserà che deve vincere anche da solo e questo non è possibile. Ma certe cifre sconvolgono“.
E secondo Braida, Pogba non vale certe cifre… “Nessuno le vale. Tutti i giocatori sono ipervalutati – ha proseguito – Quando si arriva a certi livelli il distacco dalle cose normali è veramente troppo. Si parla di un’operazione da 150 milioni, salario escluso. Come ci si sente a essere supervalutato? Forse non ci pensi, altrimenti non giochi più. La pressione dev’essere enorme“.
“Può stare fra le prime – ha detto Braida – ma io spero che la Champions League torni a Barcellona. Un giocatore della Serie A che porterei al Barça? Dybala. E Buffon“.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com