Miralem Pjanic, centrocampista della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sofoot del suo trasferimento in bianconero: “Peccato per l’Europeo, la Bosnia poteva starci tranquillamente. Cercheremo di esserci la prossima volta. Io ora tifo per il mio amico Nainggolan, anche se mi piace molto la Francia. L’Italia? E’ una grande squadra, molto forte. Se il Belgio non è riuscito a fermarla, vuol dire che può arrivare fino in fondo. Conte poi è un grande allenatore, quando lo abbiamo affrontato con la Roma è stato sempre molto complicato. C’è grande densità ed è difficile sfondare le loro linee, per i centrocampisti in Italia affrontare la Juve è sempre un incubo. Per batterli serve pazienza, ma è importante segnare prima degli azzurri altrimenti diventa davvero complicato. Il calcio in Italia? C’è tanta tattica, anche le squadre più piccole hanno una grande organizzazione.
Totti? E’ una leggenda del calcio. Se una divinità del calcio come lui viene da me e mi dice di voler battere un calcio di punizione, non posso far altro che fargli spazio. E’ di gran lunga il miglior calciatore con cui abbia mai giocato. Ovviamente per me è stato un onore giocare con un genio come lui. Ha qualità, carisma, personalità e piedi incredibili. Per me rimarrà un amico e ai miei figli potrò dire di aver giocato con lui. Quando smetterà credo che tanti tifosi piangeranno. Perché non ha mai lasciato la Roma? E’ sereno su questo argomento. Lui a Roma non è un idolo, è praticamente un Dio. Non aveva alcun motivo per lasciare un grande club come la Roma. La Juve? Io a Roma ho passato i migliori anni della mia carriera. Ora ho firmato per un altro grandissimo club, ma Roma resterà sempre nel mio cuore. Dopo 5 anni a Roma voglio vincere qualcosa”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com