Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato stamani di diversi aspetti del rapporto ormai in costante miglioramento tra arbitri e media, facendo un focus anche sulle innovazioni che a breve investiranno la categoria come la moviola in campo: “Andiamo per gradi, oggi abbiamo fatto per la prima volta una riunione importante, in cui abbiamo mandato un messaggio, che il mondo arbitrale è sereno e trasparente. Siamo disponibili a parlare con chi vuole parlare con noi. Il calcio italiano ha bisogno di grandi movimenti di cultura, noi siamo disponibili a esportare regolamenti, chiediamo rispetto del nostro ruolo e auspichiamo che l’arbitro venga visto sempre meno come un nemico ma anzi come un garante di tutte le componenti che operano nel mondo del calcio. Noi ci siamo, vedremo cosa accadrà. Noi siamo più avanti di quella che è la vita di tutti i giorni, stiamo già programmando il 2020. Non ci vogliamo mai fare trovare impreparati davanti ad alcun cambiamento: siamo neanche in fase sperimentale, vedremo cosa accadrà. Ci sono cose che possono essere utili e altre che saranno difficili da applicare, finché non ci sarà il protocollo non saremo in grado di esprimerci. Saremo pronti a collaborare, la Federazione dovrà dotare gli stadi di certi apparati. Poi cosa succederà lo deciderà l’IFAB, non noi”.
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