Roma-Napoli, Spalletti: ‘Totti? Costretto a subire una rivalità che non esiste’

Spalletti © Getty Images
Spalletti © Getty Images

Vigilia di campionato per la Roma di Luciano Spalletti che, domani, alle ore 15, affronterà il Napoli allo stadio Olimpico. Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa.

SUL NAPOLI – “La stagione dice che ha avuto ragione Sarri nel fare certe scelte di formazione e modulo. Sono stati i più forti dopo la Juventus”.

SULLA FORMAZIONE – “A volte l’ho cambiata ma noi metteremo in campo chi ci darà garanzie maggiori, senza modifiche in base all’avversario. Loro riescono a ricompattarsi bene dalla fse difensiva all’attacco. Sono compatti e continui, ecco la loro forza. Dovremo essere così anche noi”.

SU TOTTI – “Penultima gara all’Olimpico? Certe domande vanno fatte a Pallotta. Ci sono entrato già troppe volte in questa vicenda. Non ho intenzione di rifarlo. Io sono costretto a subire una rivalità che non esiste, per aver usato e messo in pratica dei principi che sono obbligatori, dato il mio ruolo. Io sono fatto così. Resto della stessa idea, che sono molto felice se Francesco farà nuovamente la cosa che ama fare. Sarò al suo fianco nella ricerca del ruolo che avrà il prossimo anno. Ripeto però che riguarda Francesco e il presidente. Io dipendo dai risultati”.

DZEKO-HIGUAIN – “Tornando a far uso dei miei principi, parlo dei miei calciatori. Loro mi hanno dato un’opportunità molto importante, alla quale nessuno avrebbe creduto a gennaio, ovvero giocare Roma-Napoli, gara decisiva per la qualificazione alla Champions League. Devo dare merito a questa squadra d’averci creduto subito, dal primo momento in cui sono arrivato. Una bravura sottolineata poco. Nessuno credeva che questa gara sarebbe stata giocata ad armi pari. Ovvio che parlando della squadra, mi riferisco anche a Dzeko. E’ un grande calciatore e non ha bisogno del mio sostegno. Magari, l’avessi fatto giocare di più, avrebbe avuto numeri diversi. Sono felice del suo apporto, nonostante il campionato straordinario di Higuain”.

SUL CARATTERE – “Dipende un po’ da che formazione usi. Poco carattere? La squadra doveva ritrovare la propria qualità. Nessun nostro risultato dipende da una ‘furbata’. Tutto nasce dalla squadra, dunque continuo a forzare per sbloccare la loro qualità. Ad ogni modo di carattere ne ha anche la mia squadra”

SULLA FATICA DELLE ULTIME GIORNATE – “Abbiamo espresso qualcosa in meno rispetto al primo periodo. E’ tutto dipeso da qualche giocata in meno o intuizione. Non mi sembra esserci un calo sotto l’aspetto della corsa. Noi controlliamo quanti metri fa la squadra e a che velocità, giocatore per giocatore. Quasi sempre il rendimento è stato lo stesso. E’ una squadra presente sotto l’aspetto della corsa. Alcune volte però abbiamo corso meno bene di altre”.

SUL MESSAGGIO DI TOTTI – “Ho apprezzato il suo messaggio, che era da capitano vero. Ieri ha svolto allenamento da solo. Io posso avere un contatto diretto con dei calciatori, concedendo qualcosa soltanto per la famiglia. Lui aveva questo evento e gli ho concesso di allenarsi prima. Qualsiasi ruolo ricopra, lui è una risorsa per noi”.

SULLA PIAZZA – “Con i numeri di Totti e quello che ha fatto, è giusto che la piazza sia dalla sua. Gusto rendere merito a un campione. A volte potrei essere sembrato un po’ brusco ma l’ho fatto in funzione dei miei principi. Purtroppo chi è affezionato a una causa, può perdere di vista la gestione di una squadra. Io ho bisogno di tutti e quando dico così mi riferisco anche a Totti, che ci ha dato una mano, mettendo a disposizione la sua qualità. Si parla molto di Ranieri. Il Leicester è una squadra, altrimenti non avrebbe fatto certi risultati. Io cerco di guardare chi è più bravo di noi e di far sentire la mia squadra forte. Non sono qui per una questione di rivalità ma per i risultati”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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