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Napoli, Maradona attacca De Laurentiis: ‘Con me è muto’

Diego Armando Maradona è un fiume in piena. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Piuenne, emittente napoletana, l’ex bomber argentino ha affrontato diversi argomenti soffermandosi soprattutto sulla situazione del Napoli.

SU SARRI E MERTENS – Lo rispetto molto, ha portato in campo una squadra che gioca bene a calcio. Non aveva lo spogliatoio in mano all’inizio, oggi è diverso e si vede che ognuno sa quel che vuole l’allenatore. Mi piace molto Koulibaly così come Allan, ma chi mi fa impazzire è Mertens: ha dribbling, sa giocare con la squadra e ha un buon tiro dalla distanza. Sarri deve impiegarlo di più. Insigne, invece, deve essere più protagonista, deve comandare lui l’attacco del Napoli perché con i suoi movimenti apre tutte le difese. La rapina? Ai miei tempi c’era più rispetto per noi calciatori”.

SULLO SCUDETTO – “Sarri sta gestendo tutto bene però si vede che in campo ci sono giocatori stanchi. Serviva qualche intervento, il quinto attaccante della Juventus entra e segna. La grande differenza la fanno quelli che stanno in panchina. Allegri ha una grande varietà, Sarri invece deve tappare i buchi. Il Napoli ha tre partite non tanto difficili, deve vincerle tutte perché la Juventus tira mezza volta in porta e fa due goal: lo abbiamo visto anche contro il Bayern. Chievo, Palermo e Genoa sono squadre alla portata degli azzurri. La Juve può cadere, quando succederà bisognerà farsi trovare pronti”.

SU DE LAURENTIIS – “Vorrei venire a Napoli sempre, il problema è che qualcuno dice che vuole parlare con me e dopo non lo fa…Speriamo che non sia come Ferlaino che si nascondeva, a me piace parlare a quattr’occhi e poi e dire le cose alla gente. Se potrò fare qualcosa per il club, lo farò volentieri. Sui giornali leggo che De Laurentiis vuole parlare con me, poi però quando lo incontro è muto. L’ho incontrato varie volte recentemente, ma non mi ha mai chiesto di essere una bandiera del Napoli a livello internazionale. Non si può parlare di allenare la squadra perché c’è Sarri, però già da prima di lui volevo essere il tecnico della squadra. Nel caso, lo farei per vincere tutto chiedendo garanzie di avere una squadra davvero competitiva prima di firmare”.

SU HIGUAIN – “Sto dalla parte di Higuain, senza alcun dubbio. Il presidente può parlare molto di film, di attori e attrici ma parlare dei giocatori tocca a Sarri. Non si possono pestare i piedi, altrimenti le cose non vanno bene. De Laurentiis può anche dirlo se vuole, ma in privato e non pubblicamente prima di una partita. Higuain o Careca? Antonio farebbe 35 goal in questa squadra”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

S. Dibenedetto

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