In una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il brasiliano Ronaldinho, attualmente svincolato dopo l’esperienza in Brasile al Fluminense, ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera, parlando in modo speciale degli anni vissuti al Milan. Ecco le sue dichiarazioni:
SUL PRESENTE E FUTURO – “Ora ho tempo per viaggiare, mi piace vedere paesi differenti, incontrare gente. Quando giochi è solo campo e partita, alberghi, posti che non vedi. In questo momento la mia vita è un’altra, ma otto mesi senza calcio sono già troppi per me. Ho una voglia tremenda di tornare a giocare”.
SULL’ADDIO AL MILAN – “Avevo avuto la possibilità di giocare nel Flamengo, la squadra che sognavo. Avevo la possibilità di giocare la Libertadores, non potevo perderla. E’ stato tutto molto rapido. Pentito? E perché?! La vita è così. Col Flamengo ho vissuto sette mesi meravigliosi senza perdere una partita. Ne è valsa la pena. Berlusconi è stato come un padre per me. E anche Galliani. Il Milan è stato davvero speciale, diverso da tutti. Mi manca Milano, come Barcellona e Parigi”.
SUL MESSICO – “In Messico la gente ha una passione fanatica per il calcio, è molto bello. Sono stato bene”.
SULLA FLUMINENSE – “Quando la squadra ha problemi il giocatore di maggior nome paga più degli altri”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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