Un’intervista importante quella di Burdisso, centrale difensivo argentino che gioca nel Genoa. Sabato sera giocherà contro l’Inter in campionato, ritroverà la sua maglia. Alla Gazzetta dello Sport ha dichiarato: “All’Inter in allenamento era una guerra perché tutti volevano un posto da titolare. A parte Messi, il giocatore più forte con cui ho giocato è Adriano, un calciatore importante. Si è perso solo perché è stato troppo buono“. Le bordate arrivano quando si parla di Roma: “Totti è fantastico ma non è un leader in campo, De Rossi non lo ha scavalcato solo perché non ha voluto. A Roma non c’era la cultura del lavoro, sembra che per molti non era fondamentale allenarsi. Luis Enrique portò la cultura del lavoro, non doveva andare via. E Montella si arrabbiava tanto“.
Samuele Roccati
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