Clamoroso quanto è accaduto oggi fra Modena e Carpi. Il club di Serie A, che si sarebbe dovuto allenare all’interno dello stadio Braglia di Modena, lo stesso nel quale gioca le sue gare in campionato, ha trovato chiuse le porte dell’impianto. Ecco che tra lo stupore generale di giocatori e staff la seduta è stata spostata al vecchio Cabassi. Chi ha deciso di sfrattare dal Braglia il Carpi? Antonio Caliendo, presidente del Modena. Lo stadio in questione è di proprietà del comune di Modena: l’impianto è stato dato in gestione al medesimo club che lo ha affittato al Carpi. Il piccolo club di Serie A, pagando un affitto, ha qui stabilito la sede delle gare ufficiali.
MANCATI PAGAMENTI? – Caliendo si lamenta per alcuni mancati pagamenti. Questo ha scatenato l’ira del Carpi. Il team manager Matteo Scala ha così parlato a riguardo: ‘Noi però abbiamo saldato tutto e il sette settembre scorso il tribunale di Modena ha pignorato i soldi per pagare i creditori del club gialloblù – riporta Gianlucadimarzio.com – Oggi il Modena facendo allenare la Primavera ha violato la convenzione perché nessuno può andare sul campo a quattro giorni da una nostra partita‘.
IL COMUNICATO UFFICIALE – Più tardi il Carpi ha emesso il seguente comunicato ufficiale: ‘Il Carpi F.C. 1909 S.r.l., a seguito del gravissimo ed inaccettabile comportamento posto in essere, in data odierna, dal Presidente del Modena F.C. S.p.a., Antonio Caliendo, intende precisare quanto segue, a tutela del proprio buon nome, reputazione, nonché dei diritti gravemente violati[…] L’iniziativa odierna, oltre a risultare gravemente lesiva dei diritti del Carpi F.C. 1909 S.p.a., che saranno tutelati in ogni sede, sportiva, civile e penale, è priva di qualsivoglia logica e fondamento giuridico, forse finalizzata ad altri obiettivi, estranei al rapporto contrattuale in essere, con organizzazione di comportamenti di pessimo gusto e dubbia credibilità, soprattutto laddove ci si spinge ad un impari confronto con chi, da sempre, anche se espressione di una piccola realtà, è puntuale nel rispetto delle proprie obbligazioni e fedele agli impegni assunti nei confronti dei propri tesserati, partner e fornitori. Di conseguenza, oltre ad auspicare un intervento immediato, fermo e risolutivo del Comune di Modena, il Carpi F.C. 1909 S.r.l., cui è stato richiesto un impegno, per disputare le gare presso lo Stadio ‘Braglia’, di oltre € 700.000,00 per due anni, si riserva di riconsiderare la propria posizione ed il rapporto in essere perché non può essere ostaggio, nel legittimo utilizzo di un bene, di soggetti privi di qualsivoglia spirito collaborativo e, vieppiù, inclini a gettare gratuitamente discredito, senza alcuna valida ragione, su chi ha forse l’unica responsabilità di aver conseguito, con la massima trasparenza e correttezza, risultati sportivi ed aziendali lusinghieri, riconosciuti dal territorio locale nonché in ambito nazionale e internazionale, certamente invidiati da molti’.
MATCH A RISCHIO? – Sabato alle 18:00 si dovrebbe giocare Carpi-Bologna. Usiamo il condizionale perché nel caso in cui la situazione Braglia non si sblocchi, c’è il rischio che la sfida possa essere rimandata. Carpi sfrattato dal Modena: l’aria tra i due club si fa tesa.
La redazione di calciomercatonews.com
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