Daniele Pradè, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport parlando del momento positivo della Fiorentina: “Siamo felici e consapevoli che dobbiamo goderci questo momento con tutta la città, tra l’altro abbiamo avuto la fortuna di avere la sosta e quindi il piacere è stato più lungo. Ora però si riparte sul campo, oggi ho visto la squadra determinata, l’allenatore è uno che non lascia niente al caso, quindi ci godiamo il primato ma con la consapevolezza che bisogna lavorare”.
“Parlarne adesso è prematuro, non avrebbe senso. Siamo consapevoli di avere un’esigenza numerica che è quella del difensore, quindi ci concentreremo su questo, per il resto non c’è bisogno perché i ragazzi stanno facendo il massimo e non abbiamo bisogno di ulteriori centrocampisti. Quindi parlare di mercato non è rispettoso neanche per la squadra e l’allenatore. Non abbiamo in mente nessun budget, anzi staremo attenti al fair play finanziario, come abbiamo già fatto ad inizio stagione”.
“L’acquisto del quale vado più fiero? Innanzitutto – ha proseguito Pradè – bisogna parlare al plurale: quello di cui andiamo più fieri è Paulo Sousa. Poi i calciatori stanno andando bene tutti quindi non ne cito nessuno. Bernardeschi? Ha tutto per diventare un grandissimo calciatore, sta lavorando parecchio e sente particolarmente questa maglia perché è cresciuto qui da quando aveva 10 anni. Sono contento per quello che sta facendo con noi e in Nazionale. Rossi? Quella di prolungare il contratto è stata una scelta reciproca, noi abbiamo sempre avuto fiducia in lui e lui ha dimostrato attaccamento verso la nostra società. Il percorso è ancora lungo ma quando lo avremo al 100% sarà un bel vedere per tutti quanti”.
La Fiorentina è da scudetto: “Non parliamo di questo, a inizio anno non ci siamo dati obiettivi, dobbiamo essere umili. Parlare di qualcosa più grande di noi è sbagliato. Non dobbiamo metterci responsabilità addosso, ma andare avanti come stiamo facendo. Siamo solo alla 7ª giornata, l’unico nostro obiettivo è vincere partita dopo partita. La città è dalla nostra parte, la proprietà è forte come poche nel calcio europeo. Ci mettono passione, sia Andrea che Diego. Ci mettono nelle condizioni migliori”.
Infine il punto sul mercato: “Mexes? È un calciatore che ho avuto tanti anni alla Roma, l’abbiamo cercato. Piaceva a tutti, da tecnico a società. Poi l’operazione non si è fatta e da quel momento si è spenta. Ora abbiamo altri obiettivi, non più Philippe. Lisandro Lopez? Ci piace, ma non è l’unico. Walace è molto forte e di prospettiva, ma abbiamo Mario Suarez e quindi non ci serve”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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