La Roma senza Totti, dice la Capitale a tinte giallorosse, è come un cielo senza stelle: e se la Roma invece, si ritrovasse priva delle prestazioni di Edin Dzeko, pezzo principe del mercato firmato da Walter Sabatini? Le ipotesi tattiche, senza voler stravolgere interamente i dettami tattici di Rudi Garcia, portano solo a due strade: il “riciclaggio” di Gervinho o l’esordio in campo di Ezequiel Ponce.
EFFETTO DOMINO – Considerando anche l’assenza di Seydou Keita, per la Roma si prospetta un rimpasto: Antonio Rudiger o Leandro Castan tornano ad occupare il proprio ruolo di difensore centrale in maniera tale da permettere a Daniele De Rossi di rientrare a centrocampo affiancando Miralem Pjanic e Radja Nainggolan.
REBUS OFFENSIVO – Il parco attaccanti, seppure vario, non offre una reale alternativa ad Edin Dzeko, considerando che i due atleti per la staffetta da prima punta (l’altro è, appunto, Francesco Totti) sono ai box per infortunio. L’ipotesi più remota è un cambio di modulo, assetto che alla Roma sinora ha portato ottimi risultati (salvo qualche capitombolo fisiologico), ma come fare?
GERVINHO, ITURBE O PONCE – Il primo nome che viene in mente è quello di Ezequiel Ponce: prima punta naturale e terza scelta per quanto riguarda quello slot in formazione attualmente vacante. L’attaccante diciottenne proveniente dal Newell’s Old Boys è uno dei giovani fortemente voluti da Sabatini, e non ha ancora effettuato il proprio esordio in Serie A nonostante presenze in panchina. Le altre ipotesi, invece, sono legate al rimpasto di alcuni giocatori al fine di affidare la zona centrale: i due indiziati sono Gervinho e Juan Iturbe. Il primo ha un fisico che potrebbe permettergli di avere qualche chance in più, ma il secondo ha esperienze da seconda punta ed ha una mira più affinata per quanto riguarda lo specchio.
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