Siamo in tanti ad amare la Premier League, secondi molti il campionato più affascinate del mondo. Le squadre sono ricche di tradizione, con stadi bellissimi e tifosi appassionati, abbondano i campioni e non mancano i colpi di scena. I risultati di questa prima giornata vanno presi con pinze proprio perché questo campionato negli ultimi anni ci ha abituato a ribaltoni come il titolo conquistato dal City all’ultima giornata nel 2012. Però è divertente osservare il mondo alla rovescia per una settimana. Meglio di così non poteva iniziare la nuova vita inglese di Claudio Ranieri, approdato al Leicester dopo la sciagurata esperienza da ct della Grecia (la sconfitta con le Far Oer grida ancora vendetta). Quattro gol per presentarsi al proprio pubblico, vittoria pesante su una diretta concorrente alla salvezza come il Sunderland. E chi aveva accolto con ironia l’arrivo del romano sulla panchina dei Foxes dovrà ingoiare le critiche. Per ora. Perché, l’abbiamo detto, in Premier League tutto può cambiare da una settimana all’altra, ma il buon Claudio fa comunque bene a godersi questo momento.
Curioso che invece se la passi peggio proprio l’uomo che prese il suo posto sulla panchina del Chelsea e che a più riprese lo trafisse a suon di battutine quando entrambi allenavano in Serie A. Parliamo di José Mourinho. Esordio nato male per i campioni d’Inghilterra, stoppati a domicilio dallo Swansea. Courtois è protagonista suo malgrado, prima del match necessita delle cure dello staff facendo tremare Stamford Bridge, nella ripresa commette il fallo che vale espulsione più rigore che fissa il risultato sul definitivo pari firmato Gomis. Dopo aver perso il Community Shield (l’equivalente della nostra Supercoppa) contro il nemico Wenger, Mourinho sembra un po’ nervoso e dopo il match di campionato se la prende con Eva Caneiro, la bella responsabile dello staff medico. “Che tu sia un medico o una segretaria – punge lo Special One – devi capire il momento della partita. Bisogna capire intanto se un giocatore ha un problema serio oppure no. E io sono sicuro che in quell’occasione Hazard non aveva alcun problema serio. Aveva solo preso un colpo ed era stanco”. Il tecnico accusa la povera Eva per la perdita di tempo e per avergli tolto giocatori in un momento decisivo. Se la prende un po’ con tutti il vecchio Mou. Per una volta, è lui a rosicare. Capita anche ai migliori.
La Premier League ha bisogno del Manchester United, il ruolo da comprimaria recitato nelle ultime stagioni mal si addice a una squadra di tale blasone. I Red Devils sono reduci da molti ribaltoni, giocatori che vanno e vengono, soldi spesi e soldi buttati, la sensazione però è che Van Gaal possa aver trovato la quadra. La prima in Premier League di Matteo Darmian è un successone, prestazione maiuscola e titolo di migliore in campo contro il Tottenham. Una grande gioia per un giocatore arrivato all’Old Trafford in sordina e considerato dietro a Valencia nelle gerarchie. A risolvere il match è arrivato un autorete di Walker, non dimentichiamoci che siamo ad agosto e dunque è impossibile pretendere il massimo. Qualche sbandamento iniziale, ma poi lo United è riuscito a interpretare la gara. Consolidati i meccanismi dello scorso anno, ottimi gli innesti di Depay e del nostro Darmian. All’Old Trafford c’è la voglia di tornare grandi. Il Crystal Palace ha incamerato tre punti pesanti polverizzando il Norwich, l’Everton invece non va oltre il pari con la matricola Watford.
Grande curiosità per il debutto in Premier League del Bournemouth, per la prima volta tra le grandi dopo 116 anni di storia. Basta l’incornata di Gestede a stendere i Cherries, vittoria per l’Aston Villa che in estate ha salutato il suo bomber Christian Benteke per 46 milioni di buoni motivi. Il belga si è accasato al Liverpool e non ha avuto un pomeriggio facile a Stoke-on-Trent, meno male che a sistemare le cose c’è il genio di Coutinho. Gran gol per il brasiliano, giocatore incredibilmente sottovalutato da Dunga e dal calcio italiano, che l’ha lasciato andare troppo a cuor leggero due anni e mezzo fa. A Milano qualcuno si starà mangiando le mani. Palla presa sulla destra, movimento ad accentrarsi, destro dalla lunetta e Butland battuto. Bravissimo. Meno brava invece la difesa dell’Arsenal, imbarazzante contro il West Ham. A deludere è in particolare Cech, unico grande acquisto presentato come la panacea di tutti i mali. Uscita a farfalle sul gol di Kouyate, fiacco sulla conclusione da fuori di Zarate. Gioisce pure l’ex laziale, giornata di rivincite per gli esuli della Serie A. Tutto sommato positiva pure la gara di Angelo Ogbonna, dopo i disastri nel preliminare di Europa League e minuti difficili nell’avvio dell’Emirates. Da sottolineare la prova di Payet, che contro i Gunners ha regalato sprazzi di classe pura. Questo è davvero un grande acquisto, il West Ham sotto la guida di Bilic può fare buone cose.
Neppure il tempo di scaldarsi ed è già ora di Big Match: domenica prossima sarà Manchester City-Chelsea.
Premier League, prima giornata
Manchester United-Tottenham 1-0 [22′ aut. Walker]
Bournemouth-Aston Villa 0-1 [72′ Gestede]
Norwich-Crystal Palace 1-3 [39′ Zaha (C), 49′ Delaney (C), 69′ Redmond (N), 94′ Cabaye (C)]
Leicester-Sunderland 4-2 [11′ Vardy (L), 18′ Mahrez (L), 25 rig. Mahrez (L), 61′ Defoe (S), 66′ Albrighton (L), 71′ Fletcher (S)]
Everton-Watford 2-2 [14′ Layun (W), 76′ Barkley (E), 83′ Ighalo (W), 86′ Konè (E)]
Chelsea-Swansea 2-2 [23′ Oscar (C), 29′ Ayew (S), 30′ aut. Fernandez (S), 55′ rig. Gomis (S)]
Newcastle-Southampton 2-2 [ 24′ Pellè (S), 42′ Cissè (N), 48′ Wijnaldum (N), 79′ Long (S) ]
Arsenal-West Ham 0-2 [ 43′ Kouyate, 57′ Zarate ]
Stoke City-Liverpool 0-1 [86′ Coutinho]
WBA-Manchester City [stasera ore 21:00]
Paolo Bardelli – calciomercatonews.com
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