Darmian – Partiamo dal terzino, arrivato a Manchester in punta di piedi, molti si sono infatti chiesti perché un club blasonato come i Red Devils avesse scelto proprio lui. All’ex Torino sono bastati 81 minuti per conquistare l’Old Trafford, applausi scroscianti al momento della sostituzione dopo una prestazione di altissimo livello. Questo pubblico ha palato fine, dopo la performance contro il Tottenham sono arrivati i titoli di Migliore in campo e l’etichetta di nuovo Neville. Un esordio da sogno nel Teatro dei Sogni. Continua così Matteo!
Pellè – Altra nota lieta, Graziano conferma la sua importanza per il gioco del Southampton e lo fa con il pezzo forte del suo repertorio: l’incornata. Dopo quelli nei preliminari di Europa League, ecco il gol in campionato a Newcastle. 12 centri in campionato lo scorso anno, gli è mancata un po’ di lucidità nella seconda fase della stagione, adesso è pronto a riprendere il discorso. Magari convincendo Conte a puntare nuovamente su di lui. Non sarà un fuoriclasse, ma l’impegno è sempre massimo. A Balotelli staranno fischiando le orecchie…
Balotelli – 25 candeline da spegnere mercoledì, poco da festeggiare. Nessuno vuole Super Mario, nessuna offerta degna di nota esclusa quella monstre dell’Ahli ma per un giocatore di quest’età fuggire a Dubai sarebbe un fallimento. Il Liverpool l’ha messo fuori rosa e a incantare ci pensa Coutinho. Il Telegraph ha assegnato a Mario la palma di “Giocatore più sopravvalutato nella storia del calcio”, una sorta di pietra tombale sulla sua carriera. Quella inglese almeno. Per ora non ha fatto nulla per meritarsi le 80 mila sterline che il Liverpool gli corrisponde settimanalmente e la società si ritrova ostaggio di questo stipendio da top player. Se intende davvero rilanciarsi, Balotelli dovrà adesso fare un sacrificio economico ricostruendo la sua storia in un club meno blasonato.
Borini – Anche il buon Fabio è ai margini del gruppo ma lui almeno sembra avere chi è disposto a portarlo via da Liverpool. In questi giorni dovrebbe essere formalizzato il suo passaggio alla Fiorentina. La tribuna non gli mancherà.
Ogbonna – Preso in giro senza pietà dopo il tragico preliminare di Europa League (con tanto di autogol all’esordio e conseguente eliminazione), l’ex di Torino e Juventus si riscatta con una bella prestazione all’Emirates Stadium. Se il West Ham di Bilic riesce a espugnare la tana dell’Arsenal, gran merito va alla tenuta difensiva. Il giocatore nato a Cassino, dopo qualche patema in avvio e un giallo, fa a sportellate con profitto. In campo per tutto il match, sta iniziando a farsi apprezzare dai tifosi Hammers.
Angella – Unico a ottenere almeno la panchina tra i quattro italiani del Watford. La neopromossa sfiora il colpaccio sul campo dell’Everton, il difensore passa novanta minuti seduto. Attendiamo Diamanti, forse potrà dare un pizzico di imprevedibilità agli Hornets.
Giaccherini – Resta in panchina mentre il Sunderland ne busca quattro dal Leicester. L’augurio è quello di lasciarsi alle spalle i problemi fisici e contribuire a una tranquilla salvezza dei Black Cats. Conte lo apprezza e lo aspetta.
Mannone – Novanta minuti di panca all’esordio. Pantilimon gli ha fregato il posto, per l’ex portiere dell’Arsenal sarà difficile tornare titolare.
Sirigu – Neppure l’ex portiere del palermo se la sta passando bene. Sembrava essere un punto fermo del Psg, l’arrivo di Kevin Trapp dall’Eintracht Francoforte lo ha però confinato in panchina. Il tedesco ha 25 anni contro i 28 del sardo, questo dato spinge la società a puntare sul nuovo arrivato. Per Salvatore le cose si fanno complicate, panchina contro il Lione in Supercoppa e altra razione di panca all’esordio in campionato contro il Lille. Il posto in nazionale è a rischio, Sirigu deve far luce sul proprio futuro quanto prima.
Verratti – Lui invece non ha “mai avuto dubbi” circa la sua permanenza al Psg. Il club crede in lui e il regista lo ripaga con una prestazione maiuscola alla prima in campionato. Sostituito a un quarto d’ora dalla fine da Stambouli, l’ex Pescara è cervello della macchina di Blanc. E’ ora che anche la nazionale si affidi ai suoi piedi sapienti.
Raggi – Disputa il Derby della Costa Azzurra al centro della difesa, il Nizza la butta sull’agonismo e lui non si tira indietro. Qualche colpa sul gol di Germain in avvio, poi una gara tutta sostanza. Non è più una sorpresa.
El Shaarawy – Bentornato Faraone! Dopo aver deliziato contro lo Young Boys nel preliminare Champions con un gran gol da fuori, l’ex milanista dà spettacolo anche alla prima in campionato. Entra poco prima della sosta e da lì cambia il match, da cineteca il tentativo in rovesciata che fa vedere i sorci verdi al portiere. El Shaarawi è pronto a riprendersi tutto ciò che merita, a Monaco è già idolo.
Donati – La Bundesliga è ancora ai box, solo panchina per lui nel match di Coppa.
Caldirola – Il giocatore scuola Inter è approdato in prestito al Darmstadt, neopromosso in Bundesliga. Gioca il facile match contro l’Erndtebruck, vinto per cinque reti a zero.
Okaka – Alla Samp ha fatto piuttosto bene, ora un nuovo trasferimento all’estero. Esordio belga contro il Genk, l’attaccante però non trova la zampata per far vincere il suo Anderlecht. Sarà per la prossima volta.
Cristante – Il Benfica, dopo aver vinto vinto campionato e Coppa di lega, perdono la Supertaça (Supercoppa) in favore dello Sporting Lisbona, nuova squadra di Alberto Aquilani. Per il nostro Bryan si prospetta un’altra stagione di lunghe segute, gli arrivi rendono la sua situazione ancora più complicata con l’arrivo di Taarabt. Lo abbiamo fatto l’anno scorso e smettiamo ora: Cristante, cambia aria!
Criscito – A luglio ha realizzato il rigore che vale la Supercoppa, lo Zenit continua a puntare su di lui. Titolare anche all’ultima in campionato, vittoria sul campo dell’Ufa. E’ proprio Criscito a lasciare spazio a Danny, a venti dallo scadere: il portoghese realizza la rete da tre punti. Zenit in testa alla classifica dopo quattro giornate, a punteggio pieno in compagnia del CSKA Mosca.
Giovinco – In MLS è Giovinco-Mania, il piccolo attaccante piemontese ha realizzato la bellezza di sedici gol, peccato che all’ultima contro lo Sporting Kansas City sia arrivata una batosta. Giovedi scorso la grande tripletta contro l’Orlando City di un certo Kakà (assente nell’occasione). Prende 8,5 milioni all’anno e segna a ripetizione. Seba ha trovato l’America!
Pirlo – Non altrettanto buono il periodo di Pirlo, approdato in estate alla corte del New York City. Derby della Grande Mela (disputato stanotte) che sorride ai New York Red Bulls dove gioca la vecchia conoscenza italiana Grella. I tifosi avversari deridono Lampard e il Genio bresciano con un striscione che li ritrae come due pensionati. Ingenerosi e dalla memoria corta, forse non ricordano la pensione dorata di Henry con la loro maglia… Pirlo incassa la sconfitta e la sua squadra precipita all’ottavo posto in Eastern Conference. L’ex juventino si è visto poco, nervosissimo invece David Villa. La corsa verso i play-off ora è complicata.
Paolo Bardelli – calciomercatonews.com
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