Appena passato al Manchester United dal Bayern Monaco, Bastian Schweinsteiger è stato intervistato dalla Bild per parlare, esattamente un anno dopo, del mondiale vinto: “Non penso di essere un eroe. Ho sempre ribadito che per me gli eroi sono altri. Le prestazioni sportive non bastano per essere definiti eroi. Noi calciatori siamo i gladiatori dei giorni nostri. La voglia di vincere è sì innata, ma si può anche apprendere. Certo non si può imparare del tutto a voler vincere. Ma 25 e più anni di allenamento di formano (o plasmano) sicuramente. Non avrei mai pensato che un cerotto sotto l’occhio sarebbe stato visto così tanto come un simbolo di lotta. Cosa ci ho fatto? Non penserete mica che meritasse un posto nel museo del calcio vicino al foglio di Lehmann nei mondiali del 2006? L’ho buttato, resta un cerotto insanguinato…Se possiamo ripetere l’impresa a euro 2016? Vorrebbe dire che ci siamo qualificati per il torneo e che siamo arrivati in finale, ma perchè no? Non posso promettere il titolo, ma che faremo di tutto per vincere sì”.
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