Willy Ndangi, il papà di Giannelli Imbula, giovane centrocampista che recentemente è passato dal Marsiglia al Porto e che è stato nel mirino dell’Inter, ai microfoni de ‘Le Journal du Dimanche’ ha attaccato in modo pesante la società nerazzurra.
“Ero molto interessato al passaggio di mio figlio all’Inter, ma il loro sistema mi fa vomitare. Si sono svegliati solo quando hanno sentito dire che c’era il Porto su di lui. E i loro intermediari mi hanno anche mandato messaggi con minacce”.
Il papà di Imbula ha raccontato come sono andate le cose: “Realmente ero interessato al passaggio di Giannelli all’Inter, un grande club con un progetto ambizioso. Ma abbiamo aspettato invano che Roberto Mancini parlasse con mio figlio, ma per quattro giorni non abbiamo avuto alcun segnale di vita da parte dei nerazzurri. Ma quando lo desideravamo noi, non ci sono stati segnali. Si sono presentati solo quando hanno capito che stavamo per firmare con un’altra squadra”.
Alcuni dicono che per il passaggio dal Marsiglia al Porto, il papà di Imbula abbia percepito una grossa commissione: “Tutti parlano della Doven. Non ho alcun tipo di legame con Doven Sports. Lui ha solo un contratto con il Porto, rimane padrone del suo destino. Né io, né lui, né il nostro avvocato hanno dato la minima somma a Doven, è pulito come l’acqua di sorgente. Dicono che ho ricevuto una commissione da due milioni di euro, ne sarei stato felice ma non è stato così. La commissione, che varia dal 5 all’8% dell’ingaggio annuale del giocatore, si calcola in base a come ha giocato negli anni”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com