C’è un Mario Goetze che abita a pochi chilometri da Dortmund e che non conosce le regole del calcio e non ha mai visto una partita intera. Ovviamente non si tratta del campione del Bayern Monaco: “Ho capito ci fosse qualcuno di famoso col mio nome circa 3 anni fa: continuavano ad arrivarmi a casa dei pacchetti con dentro degli scarpini o delle maglie e mi si chiedeva di firmarle e rispedirle indietro“. Dopo il mondiale i tifosi lo tartassano: “Perfino il giorno della finale la gente mi chiamava a casa per congratularsi con me: ma se Mario ha segnato in Brasile, come faceva a rispondere sul fisso in Germania?”. Non solo: “Una volta sono andato dal dermatologo: c’erano decine di persone prima di me ma dopo meno di due minuti la segretaria mi ha fatto entrare. Il dottore mi aspettava con la sciarpa del Dortmund al collo. Vi lascio immaginare la faccia che ha fatto quando ha visto che non ero quel Mario Gotze”. A chi gli chiede se vuole incontrare il calciatore risponde “no, a me del calcio davvero non frega nulla”, ma c’è un’eccezione: “faccio il cuoco: se il bayern monaco mi vuole assumere…beh, prego!”.