Pep Guardiola, presente ad un evento benefico a Monaco, si è raccontato spiegando quali sono per lui le cose più importanti per un allenatore: “Tutto quello che faccio lo faccio per essere amato. Non lavoro per i titoli ma per l’amore della gente. Una volta ho letto un articolo di una pedagoga che i bambini non imparano se non sentono empatia con il proprio insegnante, nel mio lavoro cerco di pormi allo stesso modo. Spesso i giocatori si sentono male perchè pensano che l’allenatore non lo stimi, non perchè non gioca. Una volta avevo un attaccante che era bravissimo ma non tirava in porta. Sono andato a prendere un caffè con lui, non per parlare di calcio, ma di vita. Nella partita successiva ha segnato due gol. Questo perchè si è sentito amato”.