Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Ecco le sue dichiarazioni: “Non dobbiamo prendere in esame le due partite precedenti perché questa è un’altra situazione, una finale. La Lazio dovrà giocare da Lazio e giocare da Lazio significa essere attenti, determinati. Significa anche avere imparato dalle lezioni precedenti che non si possono commettere certi errori contro grandi squadre. Significa soprattutto avere un grande spirito, che siamo arrivati qua e vogliamo vincere”.
SULLA FINALE – “Ci ho sperato da subito, sin da quando ho conosciuto i giocatori in estate. Il potenziale era evidente, si vedeva sin da subito. Speravamo e abbiamo lavorato con questo obiettivo. Essere qui a giocarci la finale di Coppa Italia e in una posizione di campionato prestigiosa per giocarci la Champions League è molto gratificante ed entusiasmante. Siamo qui e vogliamo giocarci tutto al massimo”.
SU BIGLIA – “Lui è una bella novità. Aver ripreso in parte a lavorare con la squadra significa che sta meglio. Non so ancora se sarà disponibile per domani. Oggi ho convocato tutti perché l’appuntamento è importante, decideremo dopo la rifinitura di domattina”.
SU BERISHA – “Sarà lui in porta, è il portiere di Coppa, Marchetti è il portiere di Serie A. Abbiamo due ottimi portieri”.
SULLA FORMAZIONE – “Ho già deciso la squadra, la comunicherò domattina ai ragazzi. Gentiletti sta bene”.
SU JUVE-LAZIO – “Dovrà essere la nostra miglior partita sotto il profilo tecnico e tattico. La prestazione dovrà essere altissima e siamo in grado di farla. La squadra è cresciuta tanto, ha valori anche di spirito importanti. Puntiamo alla nostra miglior gara, sappiamo di dover fare uno sforzo straordinario per ottenere un risultato straordinario. E ci siamo preparati per farlo”.
SUL MATCH DI DOMANI SERA – “E’ sicuramente la partita più importante della mia carriera, la mia prima finale. Me la sto godendo, non ci crederete ma mi godo anche questa conferenza stampa. La sto vivendo con entusiasmo, soddisfazione e soprattutto orgoglio di allenare una squadra speciale. Questo è un gruppo vero, ci vogliamo godere ogni istante e vincere questa Coppa Italia”.
LA SUA LAZIO – “E’ stata una Lazio al di sopra delle aspettative, che ha provato in ogni partita a mettere in campo il massimo potenziale. I giudizi sono ancora parziali, mancano tre partite determinanti per il nostro futuro. Ora pensiamo alla più importante, che è quella di domani sera; poi penseremo al resto”.
SUL PERCORSO DEI SUOI – “Vincere con la Juve per fare la storia? Vincere la Coppa Italia è sempre storico. Mi piace ricordare da dove siamo partiti: dal primo turno, ad agosto, contro il Bassano. Il percorso per la finale è stato importantissimo e sarebbe un enorme risultato, soprattutto per gli avversari già battuti, tutti in trasferta, dal Torino al Milan e al Napoli”.
SULLA TATTICA – “Noi non vogliamo difendere alti, ma fare una fase difensiva non passiva, cercando di aggredire l’avversario. Che riusciamo a farli più alti o bassi non è il problema. Se dai il tempo di pensare e fare la giocata alla Juve fai fatica ed è chiaro che se la porti vicina alla tua area corri molti pericoli. Non è un numero o una posizione in campo a determinare la prestazione, ma gli atteggiamenti e la determinazione”.
SU ALLEGRI – “Il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. E’ stato in profondità, ha dato la sua mentalità alla squadra. E’ stato intelligente, ha avuto i tempi giusti nel cambiare questa Juve alla sua maniera. A me è sempre sembrato strano che una squadra che stravinceva la Serie A non riuscisse ad arrivare tra le prime 4 d’Europa. Allegri c’è riuscito quindi grandissimi complimenti. La Juventus dà pochi punti di riferimento in possesso palla, si muovono in tanti e coi tempi giusti”.
SUI TIFONI – “Il mio essere ex juventino? Vincere sarebbe tantissima roba ma non perché sia ex, bensì per noi, per la Lazio. Giocare in casa è un vantaggio, non ci sono pressioni. Abbiamo non dei tifosi, abbiamo un popolo che ci spingerà. Può essere solo una cosa vantaggiosa”.
SU FELIPE ANDERSON – “Sono molto contento della sua crescita, sta facendo passi in avanti in una maturazione da giocatore che ancora non è terminata. Io ho giocato con Dunga e ne ho un ottimo ricordo, farà le scelte migliori”.
SUL DERBY CON LA ROMA – “Se la Juve non avesse già vinto lo Scudetto vorrei vedere se avrebbe giocato sabato…”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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