In un’intervista concessa al Corriere della Sera, Mister Bee Taechaubol, vicino all’ingresso nel Milan come socio di minoranza (per il momento) di Silvio Berlusconi, commenta così la trattativa con il patron rossonero:
SULLA TRATTATIVA – “Non sono affatto deluso dal rinvio, per niente. C’è stato un fraintendimento, ma questo è un affare complesso e non ci aspettavamo assolutamente di chiudere. Abbiamo tanti punti da discutere, dettagli da sistemare e ci serve ancora un po’ di tempo. Considerato quanto è complicato l’affare, stiamo procedendo anche in maniera veloce”.
PERCHE’ IL MILAN – “Sono stato invitato a investire nel calcio inglese tante volte, ma non mi interessava. Se faccio una cosa, voglio il massimo. Il Milan la squadra numero 1, ho capito subito che questa era l’idea che aspettavo. Fino ai 16 anni sono cresciuto a Sydney e in Australia il calcio italiano è il più popolare. A quei tempi il Milan era campione di tutto, il mio idolo era Marco van Basten“.
IL BRAND – “Unire al Milan, che resta un brand importantissimo, il mio background da uomo d’affari basato in Asia e il mio network di conoscenze è una grande opportunità per far diventare il club ancora più forte. Sarebbe un onore far parte della storia del Milan. Il Milan è e resterà italiano, io voglio solo aiutarlo a espandersi in Asia e nel mondo”.
LA CRISI DELLA SQUADRA – “In tutti i business ci sono alti e bassi, è normale. Anche la Serie A, ora, probabilmente non è al livello degli altri campionati. Alla fine, però, il Milan resta il più grande nome del calcio italiano: è solo in un momento di down, la famiglia Berlusconi ha tutta la conoscenza e l’esperienza per portarlo in alto perché l’ha già fatto. Ora, la squadra non è dove dovrebbe essere: a lottare per lo Scudetto e per le fasi finali della Champions. Torneremo a vincere!”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com