Dopo le cinque giornate di squalifica per l’attaccante argentino dell’Atalanta e la giornata di squalifica per Lorenzo Tonelli, parte lesa nel caso avvenuto nel post-partita tra Atalanta ed Empoli, German Denis torna a parlare del caso, e lo fa dalle pagine del sito ufficiale dell’Atalanta.
“Ho sbagliato. Non ci sono giustificazioni per quello che ho fatto. Ho avuto un momento di rabbia e non sono riuscito a controllarmi. Mi dispiace molto, l’ho già detto ai miei compagni e alla società. Adesso è giusto chiedere scusa pubblicamente. In tutta la mia carriera non mi era mai capitato di reagire in questo modo. Non sono mai stato espulso per un comportamento violento – ammette German Denis – non sono di indole aggressiva e chi mi conosce può testimoniarlo. Certo, in partite importanti come quella contro l’Empoli, è normale scontrarsi duramente con gli avversari e, a volte, scambiarsi frasi poco ripetibili. Ma sono stato provocato in un modo così grave che non si giustifica con il furore agonistico della partita. Detto questo, mi stupisco io per primo per la reazione avuta”.
“Forse tutta la pressione accumulata in questi mesi – conclude l’ex Napoli – la preoccupazione di raggiungere la salvezza, l’importanza della gara e, soprattutto, le minacce ricevute mi hanno fatto perdere la testa. Ma non voglio dilungarmi sulle motivazioni del mio gesto, perché non è mia intenzione trovare una giustificazione. So di aver sbagliato e, per questo, accetto la squalifica. Non ho mai pensato di far ricorso. Non voglio nemmeno rispondere alle ulteriori offese di Tonelli. Dico solo che non sono un pazzo che va in giro a picchiare la gente. In vita mia non avevo mai dato un pugno a nessuno. Tonelli mi ha pesantemente provocato, questo è certo, ma ho sbagliato a reagire così”.
Matteo Maria Munno – calciomercatonews.com