Ai microfoni di Gazzetta Tv si confessa Nicola Rizzoli, tra gli italiani a disputare la finale del Mondiale brasiliano, che ha visto la Germania salire sul tetto del mondo scavalcando l’Argentina. Un particolare retroscena legato a quella partita è l’infortunio con amnesia del giovane Christoph Kramer.
“Kramer? Quando rientrò dallo scontro, si muoveva bene. Poi si avvicina e mi chiede se è la finale. Pensavo mi prendesse in giro, ma poi gli risposi di sì, perchè per lui era importante. Subito dopo a Schweinsteiger dissi che non stava bene, e lo sostituirono”.
Il nome dell’arbitro, inoltre è legato a due partite particolari: l’episodio del rigore concesso e revocato a Sansone in Sassuolo-Roma e la finale di Champions League, diretta in modo ineccepibile.
“Sassuolo-Roma? Episodio che nasce da un doppio rimpallo, con la palla che schizza veloce: una situazione a cui ho chiesto supporto agli addizionali. Vedo Sansone a terra, e per i miei colleghi era rigore. Lo concedo, e vedo Benatia che parla con Sansone, e sento l’attaccante che dice di esser scivolato, ma che è stato preso dal difensore. Tolgo il rigore: ricostruzione lenta, certo, ma veritiera”.
“Sulla finale ero con i miei addizionali, che erano Rocchi e Tagliavento, avevamo un controllo totale su tutto. La finale di Champions l’ho preparata negli anni, ecco perchè ho pianto, lo seppi un mese prima. La finale di un Mondiale è una cometa che capita una volta nella vita. Quando in Champions vidi i miei cari dal campo, dopo il fischio finale, piansi, e a pensarci piansi ancora”.
Matteo Maria Munno – calciomercatonews.com