E’ un esilio forzato quello di Antonio Cassano che, nonostante l’addio al Parma, non ha ancora intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. Ai microfoni de Il Secolo XIX, Antonio Cassano parla del suo futuro: “Non faccio ferie, la prossima stagione sarà la più bella della mia carriera. Sono innamorato della Sampdoria, vorrei giocare lì e i soldi non sono un problema. E’ l’ultima volta che lo dico però. Non posso essere io ad insistere. Mi sono incontrato con Ferrero a Gennaio, dicendogli che sarei venuto gratis fino a Giugno per poi prendere lo stipendio dal prossimo anno con un biennale, ma poi è saltato e tutto non so perché. Con lui l’accordo c’era. Mihajlovic? Non ha risposto all’sms che gli mandai. Evidentemente ho sbagliato numero. Chi vedrei bene al suo posto? Prandelli perchè ha un profilo internazionale, lavora bene con i giovani e sa farli crescere”.
La Nazionale? “Voglio far venire almeno un dubbio a Conte. Per me sarebbe una grandissima soddisfazione. Un conto è conquistare la Nazionale a vent’anni, un conto è farlo alla mia età”.
Sul Parma: “Non era possibile restare. Si perdeva sempre e non si parlava di calcio. L’ambiente era malato. Mi dispiace perchè la città ed i tifosi non lo meritano. C’è gente eccezionale”.
Sui giovani italiani: “L’unico italiano giovane di talento è Roberto Soriano. Poi ci sono tanti buoni giocatori, ma il talento, per come lo intendo io, ce l’ha solo lui. Lo vogliono in Germania? Uno dei problemi è che ce li portano via. I giocatori buoni se ne vanno e gli stranieri buoni non vengono più. Allegri, gran tecnico anche lui, potrà vivere di rendita per i prossimi 5 se non 10 anni. Con la sua Juve a Maggio può già stare sereno che vince lo scudetto. Dietro? Se io vado alla Samp ci siamo noi subito dopo”.
Su cosa farà da qui a Giugno: “Ho presto contatti con l’Entella per allenarmi da loro. Il presidente Gozzi è stato molto disponibile ma siccome non stanno passando un buon momento, li lascio tranquilli. Non vorrei attirare troppe attenzioni. Se si salvano poi vado molto volentieri”.
Infine sul suo rapporto con la città di Genova: “Abbiamo comprato casa a Quarto. Vgolio fare ancora tre anni ai massimi livelli e poi saluto il calcio e vengo a vivere a Genova. Mamma è già lì. Genova sarà la mia città. Questa è una città che appena la vedi o la ami o la odio. Io l’ho amata subito”.
Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com
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