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Milan, Inzaghi: ‘Derby? Una partita non salva la stagione. Diego Lopez?…’

Vigilia di derby per Pippo Inzaghi che con il suo Milan, domani, affronterà l’Inter di Roberto Mancini. Il tecnico rossonero ha parlato del match in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:

“Derby tra allenatori? Penso sia il derby tra le due squadre la cosa più importante al momento. Gli attori principali saranno i giocatori che scenderanno in campo e mi auguro che i miei siano protagonisti. Stiamo bene, da quando abbiamo recuperato tanti giocatori. Ho l’imbarazzo della scelta ed è bello. E’ bello avere 15-16 titolari e lasciar fuori qualcuno che poi può cambiare la partita entrando in corso. E’ una partita da vincere per noi e per i tifosi. Non si giocano, si vincono. Questo deve essere il nostro motto. Poi dobbiamo dare seguito alle nostre buone prestazioni iniziate a Firenze. Il Milan delle ultime settimane è quello che ci piace. Salva la stagione? Non mi piacciono queste cose. Sappiamo il valore per i nostri tifosi e credo che questa squadra abbia bisogno di una partita importante, per la città e la classifica. C’è tutto per poter fare un grande derby sapendo che abbiamo un avversario importante di fronte, ma siamo il Milan e dobbiamo pensare di fare una bella partita”.

SU BERLUSCONI – “La visita di oggi è stata importante. Quando viene qui fa la differenza per il suo carisma e le sue parole. E’ sempre stato prodigo di consgli. Sono molto stimolato da lui, ma lo sono in generale da tutto l’ambiente. Sono molto responsabilizzato ed io cercherò di dare sempre tutto come ho sempre fatto. Ho deciso di allenare il Milan perché voglio che torni a vincere. Ci sono dei cicli che richiedono un po’ più di pazienza, ma sono convinto che con questo presidente e questa dirigenza e mi auguro con me allenatore torneremo ad essere il Milan che è sempre stato. Non mi ha parlato del suo futuro. Silvio Berlusconi è il mio presidente come lo è sempre stato. E’ il più vincente della storia e sono contento dei suoi apprezzamenti e della fiducia che ha in me. Io mi auguro di contraccambiare. Il più bel regalo che possiamo fargli è giocare un bel derby e dedicargli la vittoria. La squadra è pronta, sta bene e per cui abbiamo tutte le possibilità di regalare al presidente ed ai tifosi una bella partita”.

SUL FUTURO – “Non mi interessa. Devo dimostrare il mio valore ogni partita per cui vado avanti per la mia strada con lo stesso spirito sempre carico. Vengono criticati allenatori che allenano da 20 anni, quindi sono molto sereno e mi auguro di ripagare l’affetto, soprattutto dei tifosi. Dovrò essere bravo a tenermi il Milan, perchè ci tengo e perchè penso di aver capito dopo qualche mese cosa si possa fare per migliorare il Milan”.

SU DESTRO – “Si è allenato ieri per la prima volta col gruppo. Ha fatto un buon allenamento. Oggi valuterò la sua condizione e deciderò se farlo partire dall’inizio o nella ripresa. Davanti ho l’imbarazzo della scelta. Ho tre giocatori a sinistra molto in forma, per sostituire Destro, in caso, avrei Pazzini e Menez ed a destra ho anche Bonaventura. Oggi un altro allenamento mi aiuterà a capire chi è meglio far partire dall’inizio. Questa varietà sicuramente mi agevola molto”.

SU MANCINI – “Che io abbia meno esperienza di lui è innegabile, per cui non mi piace star dietro a queste chiacchiere. Io affronto il mio lavoro con grande umiltà ed a fine partita penso sempre a cosa avrei potuto fare di più. Sono venuto ad allenare qui per vincere, non per passare tempo. Vedo che con me c’è pazienza e sono felice”.

SUI CAMBI – “Tutte le partite si risolvono molte volte con i cambi e questo è stato il problema che abbiamo avuto tra gennaio e febbraio, non avendo a disposizione giocatori per fare le sostituzioni. Poli? Quando entra dà sempre quel qualcosa in più che cambia il ritmo. Un allenatore quando fa delle scelte pensa di farle per il bene della squadra, senza pensare ai singoli”.

SU DIEGO LOPEZ – “Niente pretattica, ha avuto una distorsione ad un dito, però sembra non sia nulla di grave. Oggi non si allena, ma se domani mattina mi dà garanzie giocherà. Altrimenti abbiamo Abbiati che è una garanzia”.

SULL’INTER – “Ho pensato poco a loro. Hanno grande qualità, ma noi dobbiamo cercare di giocare come facciamo ultimamente, tenendo il pallino del gioco e cercando di essere un po’ più precisi di domenica. Arrivare davanti a loro in classifica? Penso che i tifosi saranno contenti quando torneranno a vincere scudetti e coppe. Anche io sono stato abituato così, ma i tifosi sono intelligenti e sanno che torneremo ai vertici. Non so quanto ci vorrà, spero prima possibile”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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