Chilometri e maccheroni: ecco l’infanzia di Wesley Snejder raccontata da mamma Sylvia e papà Barry

Wesley Snejder

La via per il successo è lastricata di sacrifici, chilometri, lacrime e sudore: il percorso di Wesley Snejder, che da Utrecht ha fatto prima tappa alla Amsterdam dei lancieri, è contornata anche da… maccheroni. “La prima cosa che Wesley ha comprato è stata una macchina nuova per noi – racconta Sylvia Snejder, madre del regista oranje e del Galatasarayed alcune cose per la casa. Mio marito Barry era ad Amsterdam almeno quattro volte la settimana, visto che giocavano anche i fratelli di Wesley all’Ajax, Jeffrey e Rodney“.

Barry ha iniziato a lavorare di notte per permettersi di accompagnare loro agli allenamenti: non abbiamo mai – ricorda ancora Sylvia – fatto una vacanza, i nostri risparmi erano per la benzina. Spesso ho cucinato maccheroni a buon mercato, per risparmiare. Abbiamo dedicato tempo e denaro ai nostri ragazzi – conclude mamma Snejder – per poterli far giocare all’Ajax. Non è stato mai visto come un investimento: il calcio, ora come allora, è la loro vita ed il loro desiderio. Sacrifici? Ne abbiamo fatti, anche se ora ne beneficiamo anche noi“.

Matteo Maria Munno – calciomercatonews.com

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